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  Il Congresso della maturità

Data di pubblicazione: Giovedì, 2 Marzo 2006

TRAGUARDI SOCIALI / n.19 Gennaio / Febbraio 2006 :: Il Congresso della maturità

Il Congresso della maturità
Conclusa a Roma la stagione del X Congresso Mcl

Conclusa a Roma la stagione del X Congresso Mcl


IL CONGRESSO DELLA MATURITA'


    Sarà un Congresso difficile da dimenticare, quello che il Movimento Cristiano Lavoratori ha celebrato dal 2 al 4 dicembre 2005 allo Sheraton Hotel di Roma.

    Mcl si è presentato agli occhi dei propri iscritti e delegati forte di un bagaglio di esperienze maturate in quasi trentacinque anni di vita associativa, di impegno civile e solidale, di idee e di proposte messe al servizio della società: un percorso a volte anche difficile, spesso originale e controcorrente, che ha determinato uno sviluppo evidente nella coscienza dell’essere Movimento, nel senso di responsabilità che tale impegno comporta. Il Mcl si è presentato agli occhi delle migliaia di persone che hanno affollato la tre giorni congressuale in una veste nuova, con un’evidente crescita qualitativa delle rappresentanze femminile e giovanile ma, ciò che ancora più importa, con un ventaglio di proposte sui maggiori temi della società attuale, che hanno richiamato l’attenzione dei numerosi ospiti, autorevoli esponenti del mondo politico, delle università, dei vertici del mondo ecclesiale.

    Il X Congresso Mcl, che ha riunito oltre 600 delegati provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo, in rappresentanza degli oltre 280mila iscritti, è stato insomma il Congresso della maturità: un Movimento che ha avuto il coraggio di presentarsi a tutti con una propria forte identità, un Movimento che, sotto la guida del Presidente Carlo Costalli, dell’Assistente spirituale Mons. Francesco Rosso e di tutta la dirigenza che in questi anni ha lavorato duramente, ha saputo allo stesso tempo rimanere se stesso pur aprendosi e mostrandosi pronto ad accogliere e far proprio il contributo di quanti, con impegno, si dedicano alla crescita dei valori portanti del vivere civile.

    Un Movimento che ha anche fatto proprio l’impegno concreto della solidarietà, realizzando nelle zone più disagiate del mondo progetti di cooperazione e di sviluppo che hanno dato un volto reale agli ideali di solidarietà umana. Un Movimento che è cresciuto nella propria presenza all’estero, anche grazie alla qualità dei Servizi offerti alle numerose comunità italiane residenti in tutto il mondo, che sono diventati un sicuro punto di riferimento.

    Un Movimento però anche attento ai maggiori temi italiani: non è un caso che la Presidenza generale abbia scelto come tema portante dell’Assise congressuale Il lavoro chiave essenziale. In una società in continuo sviluppo, in un’epoca di globalizzazione dilagante, di sfide cruciali, leggere il lavoro come momento cardine dello sviluppo della persona umana significa porsi al passo con i tempi. Di qui l’esigenza di difendere la legge Biagi, una legge che, seppur da completare (Statuto dei lavori e riforma degli ammortizzatori sociali in primis) e magari migliorare, rappresenta una novità positiva per il Paese che, non a caso, sul fronte occupazionale vive una stagione positiva. Non va dimenticato infatti che la legge Biagi ha consentito a migliaia di persone, specie giovani, di entrare alla luce del sole nel mondo del lavoro, anche in modo precario o a tempo, ma di entrare; un mondo le cui porte sono state per anni sbarrate da norme rigide che favorivano solo il lavoro nero o la sottoccupazione, oltre che l’elusione e l’evasione fiscale e contributiva.

    L’esperienza di civiltà che la nostra epoca ci chiede passa necessariamente attraverso un’azione coraggiosa e incisiva, riformista e illuminata, per adeguare il sistema delle relazioni umane alle nuove esigenze di vita: al centro sempre l’Uomo, come punto cruciale e fine ultimo dell’esperienza cristiana che – lo hanno sottolineato i numerosi interventi – ha nella Dottrina sociale della Chiesa il suo punto costante di riferimento. E quindi la necessità di ribadire quelli che sono i valori forti da difendere e diffondere: il valore delle persone, della famiglia fondata sul matrimonio fra uomo e donna, della vita fin dal suo concepimento, la difesa dei corpi intermedi, ecc.

    Insomma, ci lasciamo alle spalle un Congresso che ha mostrato un Mcl cresciuto, capace di assumere posizioni chiare e di prendere il proprio posto alla ribalta della società, un Movimento che certamente saprà dire la sua nei prossimi anni a venire.
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