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  Se ne parlerà a Senigallia dall’11 al 13 settembre

Data di pubblicazione: Sabato, 26 Luglio 2014

TRAGUARDI SOCIALI / n.66 Maggio / Giugno 2014 :: Se ne parlerà a Senigallia dall’11 al 13 settembre

Lavoro, sviluppo, rappresentanza: le proposte del MCL

Che il lavoro sia l’ambito centrale di attività del Movimento è chiaro fin dalla denominazione che si è dato, dallo statuto, dagli atti dei vari e importanti momenti associativi quali, ad esempio, i congressi. Proprio il più recente del marzo scorso, il XII della storia ultraquarantennale del Movimento, ha voluto indicare il lavoro come primo fattore di ripresa, dunque ‘costruttore’ di un rilancio economico e sociale che non può essere misurato altrimenti se non con un lavoro decoroso e dignitoso per tutti.
La preoccupazione degli interventi in quel vivace e approfondito dibattito, ripresi nella mozione conclusiva, fu quello di notare come il lavoro, da tempo ormai, non fosse più oggetto di attenzione e di politiche che ne garantiscano il ‘primato’ ma relegato in basso rispetto ad una scala di presunti valori che hanno in testa indici teorici che non rispecchiano la vita, le difficoltà, le esigenze delle persone. Questi indicatori si chiamano borsa, Pil, fiscal compact, rapporto deficit/Pil, ecc.. Naturalmente tutti parametri che hanno grande importanza (gli economisti ce lo spiegano ogni giorno, pur con proposte tra le più diverse) ma l’impressione che se ne è ricavata in questi anni è che la fredda applicazione di norme abbia stroncato l’esistenza di molte famiglie, di persone e imprese, vedasi ciò che è successo con le regole europee.
Naturalmente non è possibile banalizzare e semplificare, ma è indubbio che occorra cambiare passo per quel nuovo ordinamento sociale che lo statuto del MCL fissa come prospettiva di impegno e, come ci dice un autorevolissimo amico e politologo nei suoi saggi, sono questi temi, i ‘grandi scopi’ che la società civile deve portare dentro la politica senza pensare di confondersi nel ruolo dei partiti.
Per quanto riguarda il MCL, ciò che ora interessa è che il Congresso, il dibattito, le intuizioni, gli indirizzi trovino adeguata attuazione e che inizino processi virtuosi nelle direzioni decise. Deve essere sicuramente così per i tre grandi ambiti che apparentemente hanno una valenza più interna ed operativa: formazione, territorio, ruolo integrato dei servizi alla persona; lo deve essere anche per la parte più politica, di indirizzo, di prospettiva.
Proprio per questo occorre dare seguito, approfondire, fare proposte su quanto emerso al Congresso e lo si farà già con il tradizionale appuntamento di inizio anno sociale a Senigallia, dall’11 al 13 settembre, con momenti aperti a tutti o riservati al gruppo giovani.
Il MCL ha scelto di tornare ancora a Senigallia come ulteriore segno di solidarietà dopo la devastante alluvione di inizio maggio e il tema scelto è “Per uno sviluppo fondato sul lavoro” e, come è evidente, si ritorna dunque alla questione centralissima del lavoro proprio perché i dati su disoccupazione, sfiduciati e ‘neet’ sono drammatici e le prospettive per nulla positive.
Mentre continuiamo ad auspicare e sostenere un positivo cammino per buone riforme, a Senigallia vorremmo fare un passo avanti anche rispetto alle nostre proposte ma proprio nella prospettiva di uno ‘sviluppo’ che è qualcosa di più di ripresa. Non ci basta che ci sia qualche piccolo segnale di ‘ripresa economica’ - che potrebbe essere fittizia lasciando irrisolti molti problemi strutturali - considerando che molti osservatori segnalano il rischio più che reale che la crisi diventi stabile e continua, in particolare proprio per ciò che riguarda il lavoro.
‘Sviluppo’ è ciò che riguarda la persona, la sua vita, il suo benessere, quello delle famiglie e delle comunità: non è un ‘indicatore’ è vita reale, dolore e gioia. Non a caso abbiamo sostenuto nel documento preparatorio del Congresso che non possiamo illuderci che basti qualche momento favorevole in economia per invertire una tendenza negativa che, invece, ha le sue radici nella crisi etica, morale, sociale che la società nel suo complesso attraversa.
Ecco che ha ancora più valore il richiamo di Papa Benedetto nella straordinaria udienza del 40° del MCL di perseguire l’obiettivo di una sempre maggiore giustizia sociale portando speranza al mondo del lavoro e, in particolare per i giovani, saper coniugare idealità e concretezza.
Il Papa ci invita a portare Speranza: è questo ciò che vogliamo fare non cedendo alla rassegnazione, allo sterile lamento, all’assuefazione al ribasso. Ecco perché ancora insistiamo sul lavoro come centrale, fondamentale, per i tempi nuovi. A Senigallia avremo l’occasione per ulteriori riflessioni e per ricalibrare proposte e prospettive.
In ciò tenendo conto degli indirizzi che Papa Francesco ha tracciato con i suoi interventi molto significativi sul lavoro (ricordiamo la straordinaria preghiera di Cagliari) e proprio un suo testo sarà posto ad ‘icona’ del nostro Seminario.
Altro aspetto che vorremmo dibattere è quello della rappresentanza: chi raccoglie, concretizza, attua le istanze delle persone? A chi tocca? Ecco allora la riflessione della modalità di presenza nell’ambito pubblico che non può essere riservata al solo strumento-partito con i risultati che vediamo.
Ci accompagneranno verso una proposta (a questa vogliamo arrivare) autorevoli relatori e, tra questi, S.E. Mons. Mario Toso (Segretario pontificio Consiglio Giustizia e Pace), Raffaele Bonanni (Segretario generale Cisl), Michele Colasanto (Università Cattolica, già prorettore vicario, presidente Isfol e Fondazione Pastore), Roberta Caragnano (direttore di Adapt University) e rappresentanti delle categorie imprenditoriali.

Noè Ghidoni
Vice Presidente Nazionale Mcl
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