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  Inaugurata la nuova sede a Rabat

Data di pubblicazione: Venerdì, 27 Gennaio 2012

TRAGUARDI SOCIALI / n.51 Gennaio / Febbraio 2012 :: Inaugurata la nuova sede a Rabat

Estero e migrazioni

Una nuova iniziativa del Mcl in Marocco, Paese che è terra di provenienza di una delle più grandi comunità di immigrazione regolare in Italia.
«Occorre un ragionamento organico sul fenomeno migratorio, divenuto strutturale e di grande rilievo non solo nel nostro Paese ma nel mondo intero e, in particolare, nell’area del Mediterraneo, dove si sta giocando la più grande partita per tanti Paesi dopo la fine dell’ultima guerra», ha dichiarato il presidente del Mcl, Carlo Costalli, di rientro da una visita in Marocco (alla guida di una delegazione, con il vice direttore Sias Alfonso Luzzi, e il vice presidente dell’Als-Mcl, Roberto-Milaneschi), dove nei giorni scorsi è stata inaugurata la nuova sede di servizi che opererà in Marocco su delega dei vari Enti di servizio del Mcl (Patronato Sias, Caf-Mcl, Efal, Als). Alla cerimonia d’inaugurazione sono intervenuti l’ambasciatore d’Italia in Marocco, Piergiorgio Cherubini e altre autorità marocchine.
è stato anche stipulato il protocollo d’intesa e collaborazione tra l’Als e l’Aami (Association d’amitie marocco-italienne), presieduta da Mustapha Azmany. Il progetto va ad aggiungersi a quelli già in corso in Marocco dove il Mcl opera da oltre 15 anni con l’Ong di riferimento, il Cefa, in agricoltura e nell’educazione sanitaria e scolastica. Con la nuova sede di Rabat il Mcl intende assistere i marocchini che entrano regolarmente in Italia, ma anche coloro che dall’Italia intendono tornare in Marocco; saranno disponibili servizi di patronato e di Caf.
Ma questa è solo una tappa del progetto che vede impegnato il Mcl sul terreno della cooperazione internazionale: dopo Rabat, nei prossimi mesi, verrà aperta un’altra sede a Casablanca (a novembre scorso è stata inaugurata la sede a Dakar in Senegal).
Del resto, come ha sottolineato Costalli, «gli sconvolgimenti politici e sociali che hanno visto protagonisti i Paesi del nord Africa e del mondo arabo impongono una riflessione maggiore sul tema dell’immigrazione, anche in quei Paesi sostanzialmente immuni dai recenti sconvolgimenti, e politicamente stabili, come hanno dimostrato le recenti elezioni politiche tenutesi in Marocco». «La complessità del fenomeno migratorio – in continua, rapida evoluzione – impone a chi è chiamato a esercitare responsabilità istituzionali la necessità di conoscere bene tale questione che riguarda il bene comune mondiale». «Mcl sostiene da sempre – riprende Costalli – che lo straniero che si presenta alle frontiere non deve rappresentare un problema, ma una risorsa. Impariamo ad essere aperti, ma non senza principi, senza valori, senza identità, a vivere una globalizzazione all’insegna dei diritti e di uno sviluppo autentico.
Un’accoglienza di diritti ma, anche, un’accoglienza di doveri da cui non si può prescindere».
Sulla cittadinanza Costalli si è dichiarato favorevole per i figli di immigrati nati in Italia «ma con un percorso che garantisca l’integrazione, la conoscenza della lingua italiana, il compimento del ciclo scolastico e purché risiedano stabilmente nel nostro Paese».
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