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  Gerusalemme: chiave per la pace

Data di pubblicazione: Lunedì, 6 Febbraio 2012

TRAGUARDI SOCIALI / n.51 Gennaio / Febbraio 2012 :: Gerusalemme: chiave per la pace

Cristiani sotto attacco

“…Ben si comprende come un’efficace opera educativa postuli pure il rispetto della libertà religiosa. Questa è caratterizzata da una dimensione individuale, come pure da una dimensione collettiva e da una dimensione istituzionale. Si tratta del primo dei diritti umani, perché essa esprime la realtà più fondamentale della persona. Troppo spesso, per diversi motivi, tale diritto è ancora limitato o schernito. Non posso evocare questo tema senza anzitutto salutare la memoria del ministro pachistano Shahbaz Bhatti, la cui infaticabile lotta per i diritti delle minoranze si è conclusa con una morte tragica. Non si tratta, purtroppo, di un caso isolato. In non pochi Paesi i cristiani sono privati dei diritti fondamentali e messi ai margini della vita pubblica; in altri subiscono attacchi violenti contro le loro chiese e le loro abitazioni. Talvolta, sono costretti ad abbandonare Paesi che essi hanno contribuito a edificare, a causa delle continue tensioni e di politiche che non di rado li relegano a spettatori secondari della vita nazionale. In altre parti del mondo, si riscontrano politiche volte ad emarginare il ruolo della religione nella vita sociale, come se essa fosse causa di intolleranza, piuttosto che contributo apprezzabile nell’educazione al rispetto della dignità umana, alla giustizia e alla pace. Il terrorismo motivato religiosamente ha mietuto anche l’anno scorso numerose vittime, soprattutto in Asia e in Africa, ed è per questo, come ho ricordato ad Assisi, che i leaders religiosi debbono ripetere con forza e fermezza che ‘questa non è la vera natura della religione. è invece il suo travisamento e contribuisce alla sua distruzione’. La religione non può essere usata come pretesto per accantonare le regole della giustizia e del diritto a vantaggio del ‘bene’ che essa persegue…”
Così si è espresso Papa Benedetto XVI nel suo discorso al Corpo diplomatico del 9 dicembre scorso. Se prestiamo attenzione alle sue parole rileviamo la condanna per gli attacchi ai cristiani con la conseguente perdita di vite umane, come recentemente è accaduto in Nigeria. Ma anche la preoccupazione per le situazioni meno eclatanti, che non comportano attentati o omicidi, ma in modo più subdolo e silenzioso impediscono ai cristiani la piena partecipazione alla vita pubblica.
Quando si parla di emarginazione della religione dalla vita sociale possiamo scorgere la situazione di molti Paesi dell’Occidente, Italia compresa, dominati da un relativismo inquietante. A questo si aggiunge il richiamo del Papa alle situazioni per le quali i cristiani sono costretti ad abbandonare il loro Paese per l’impossibilità di vivere da protagonisti il loro destino. Possiamo identificare tale situazione con quella dei cristiani che, da tempo, sono costretti ad una costante diaspora – come abbiamo detto e ripetuto più volte in questi mesi – che ha ridotto ad una percentuale insignificante il numero dei cristiani di Terrasanta e di Gerusalemme.
E’ in questa logica che rinnoviamo l’invito a tutto il Movimento e a tutti coloro che sarà in grado di coinvolgere affinché si prenda carico della situazione della “Chiesa madre”, la Chiesa delle origini – così come in più occasioni S. B. il Patriarca Fouad Twal ha definito la Chiesa di Gerusalemme – città che rimane la chiave per la pace di tutto il Medio Oriente e oltre. Il progetto che il Patriarcato latino di Gerusalemme ci ha espressamente indicato è quello delle case per le giovani coppie che investano il loro futuro sulla permanenza nella città affinché i luoghi santi non rimangano solamente luoghi di turismo o archeologia, ma godano della presenza di una comunità cristiana viva. La giornata dell’8 dicembre è stata dedicata in più realtà locali del MCL alla sensibilizzazione su tale situazione e molte altre iniziative seguiranno per tutto questo anno, anniversario dei quarant’anni di costituzione del MCL, con il particolare segno del pellegrinaggio in Terra Santa in programma dal 15 al 20 marzo prossimi, durante il quale sarà possibile visitare i cantieri delle abitazioni che sono in avanzato stato di allestimento e pressoché pronte per l’assegnazione.

Noè Ghidoni
Vicepresidente del MCL
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