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  L’impegno del Mcl per l’integrazione europea

Data di pubblicazione: Mercoledì, 29 Ottobre 2008

TRAGUARDI SOCIALI / n.32 Settembre / Ottobre 2008 :: L’impegno del Mcl per l’integrazione europea

di Piergiorgio Sciacqua


L’IMPEGNO DEL MCL PER L’INTEGRAZIONE EUROPEA


       Dopo una crescita costante e qualificata in varie nazioni europee, recentemente il Mcl ha costituito un Segretariato Europeo, con sede in Bruxelles, che si propone di coordinare le diverse iniziative promosse per favorire nuove attività evolutive
nell’ambiente dei lavoratori italiani che vivono e si spostano in Europa, e rendere più visibile il nostro apporto all’integrazione europea.

       Molte letture tendono ancora a presentare i lavoratori italiani residenti all’estero come appartenenti ad un “club” chiuso ed isolato; ma quest’esperienza è ormai superata da tempo!

       Quella cultura che, per lunghi periodi, riteneva come prioritario il criterio di organizzazione delle strutture attraverso la dimensione geografica, viene ad essere sostituita da una nuova tendenza che, giustamente, valuta le “sfumature” come meno importanti delle “somiglianze”.

      Oggi i lavoratori italiani residenti in Europa sono ormai sempre più i “cittadini dell’Unione” che si somigliano e vivono il ricordo di una dimensione ambientale, geografica e storica, solo per il breve tempo della vacanza: negli altri giorni le “somiglianze” prendono decisamente corpo e le problematiche che vengono affrontate sono quelle di tutti i lavoratori europei.

       Le grandi sfide del lavoro, delle tutele e della sicurezza; della salute e della scuola vengono, ogni giorno, a rappresentare il banco di prova con il quale ci si confronta e le nuove generazioni di connazionali - la seconda e la terza - vengono ad essere sempre più protagoniste di una nuova “convivenza”.

       L’integrazione europea – al di là dei ritardi politici – si proietta così ogni giorno nella costruzione di una società ancorata al bene comune, si rafforza nel prevenire i conflitti e, nel dialogare, evidenzia una nuova prospettiva di “fratellanza civile”.

       Perciò il Comitato Europeo Mcl nella sua azione di collegamento vuole contribuite a realizzare un’azione di sostegno per tanti lavoratori impegnati a superare le “sfumature” della società “multiculturale”, per meglio caratterizzare le “somiglianze” dell’interculturalità.

       Dopo un’esperienza di integrazione ci si proietta verso una nuova interazione.

      Rafforzeremo le nostre collaborazioni con il Centro Europeo di Formazione EZA, con la Fondazione Robert Schuman e la Fondazione Konrad Adenauer, con la KAB, con l’UELDC e tante altre organizzazioni di ispirazione cristiana e cercheremo – con attività di formazione e di studio – di contribuire a superare la cultura del “particolarismo” e della “frammentazione” e – stando bene attenti a non cercare uniformità ed omologazioni – porteremo ancora in primo piano esperienze di dialogo (quel dialogo che sa coniugare la tolleranza con la libertà e la verità) e che è essenziale per perseguire la pace rafforzando la cooperazione.

       La Presidenza generale del Movimento sarà attiva nell’apertura di nuove sedi per i lavoratori e il coordinamento sarà impegnato in quest’azione cercando soprattutto di implementare tra i nostri soci le risultanze che saranno conseguite con i seminari di studio che nel 2009 saranno ancora centrati sul grande tema del “dialogo euro-mediterraneo” e dell’ “ampliamento dell'unione europea nella penisola balcanica”.

       A novembre, a Stoccarda, con un primo incontro, andremo a verificare le nostre premesse per proiettarci in un 2009 pieno di incontri ed esperienze sul piano formativo e programmatico, anche in virtù dei rinnovi delle diverse scadenze istituzionali - dal CGIE ed i Comites fino al nostro Congresso Nazionale.


Piergiorgio Sciacqua
Presidente Comitato Mcl Europa


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