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  Emmaus

Data di pubblicazione: Lunedì, 3 Novembre 2008

TRAGUARDI SOCIALI / n.32 Settembre / Ottobre 2008 :: Emmaus

Rubrica di Mons. Francesco Rosso


EMMAUS


       La ripresa delle nostre attività è caratterizzata da due avvenimenti importanti; ci riguardano come movimento e come cristiani.

       Il primo che ci coinvolge come movimento è l’appuntamento di Senigallia. Quest’anno ha assunto visibilità chiare sia per la qualità degli argomenti, che per il profilo alto dei relatori. Ma è doveroso mettere in luce anche le modalità partecipative e l’impegno dei partecipanti. Mi è caro, senza nulla togliere a ciascuno, rimarcare la presenza di tanti giovani, e soprattutto tanti giovani impegnati a dare senso e motivo di appartenenza al movimento, al nostro movimento! Investire nei giovani è l’intelligente intuizione della presidenza che si assicura la continuità, e pone le basi per coinvolgere, sempre più, nelle scelte associative i giovani con le loro problematiche, con le loro esigenze, con i loro problemi, ma anche con le loro volontà e i loro impegni.

       Quest’anno abbiamo inoltre potuto vedere la presenza dei sacerdoti che ci accompagnano, e anche in loro, il desiderio di individuare percorsi formativi, sì da sentirsi impegnati in questo sforzo di testimonianza e di presenza. Ci stiamo proiettando verso una nuova lettura, ma soprattutto verso una nuova formula di presenza per quanto riguarda il servizio dei nostri circoli territoriali. Avremo modo di parlarne preparando il congresso nazionale.

       Il secondo avvenimento che ci riguarda, come cristiani impegnati, è il Sinodo mondiale dei Vescovi che si tiene a Roma, in questo mese di ottobre, ed ha per argomento la Parola di Dio. Nello sforzo formativo personale e di movimento, non si può prescindere dal nutrirsi della Parola di Dio. Questo cammino è possibile nella partecipazione alla liturgia della Chiesa, ma deve, assolutamente, essere completato dalla nostra disponibilità personale, che si confronta ogni giorno con quanto il Signore ci propone e ci invita chiedendoci di metterci alla Sua sequela, come “cristiani impegnati nella testimonianza evangelica”. Ci accompagni, in questi propositi la “Parola che si fa carne”, e “venendo ad abitare in mezzo a noi”, ci trovi disponibili a lasciarci coinvolgere.


Don Checco


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