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  Civitas: società civile, valori e relazioni

Data di pubblicazione: Venerdì, 15 Giugno 2007

TRAGUARDI SOCIALI / n.26 Maggio / Giugno 2007 :: Civitas: società civile, valori e relazioni

Un appuntamento che è ormai tradizione


UN APPUNTAMENTO CHE E' ORMAI TRADIZIONE
CIVITAS: SOCIETA' CIVILE, VALORI E RELAZIONI


      “Quali frontiere?! - Valori e nuove relazioni della società civile in Europa”: questo è il tema (con la particolarità del punto di domanda ed esclamativo insieme), che ha caratterizzato la XIIa edizione di Civitas, il salone della solidarietà e dell’economia sociale e civile tenutosi nelle rinnovate strutture della fiera di Padova dal 4 al 6 maggio scorsi. Come sempre Civitas è stato un tourbillon di personaggi, volti, immagini, suoni, sapori, riflessioni, in una rete di incontri che sono la cifra della vivacità della società civile.

       Si è voluto, in particolare, a cinquant’anni dal trattato di Roma, stimolare e coinvolgere quattro “attori”: cittadini, società civile, imprese e istituzioni - che individuassero nei valori, nei diritti e nei doveri, gli strumenti per costruire nuove relazioni e superare frontiere ideologiche, culturali, politiche.

       E proprio sui “valori” si è articolata la presenza del Mcl, con la presentazione del “manifesto” che gli amministratori locali saranno invitati a sottoscrivere, e con l’illustrazione delle motivazioni che hanno portato al sostegno deciso al Family Day, cui ha fatto seguito una forte partecipazione.

       Molto fitto il calendario di incontri e dibattiti (oltre 80) a cui si sono aggiunti momenti di spettacolo e i laboratori dedicati, in particolare, agli studenti. Il convegno organizzato dal Mcl il sabato mattina ha avuto per tema La responsabilità della società civile per la crescita economica e la democrazia – La forza del dialogo euro-mediterraneo.

       Le ragioni della scelta di tale argomento derivano dalla storica vocazione internazionale del Mcl, impegnato a rafforzare i suoi collegamenti con tutte le organizzazioni operanti nel mondo, che ispirano la loro azione a comuni valori, per progettare insieme azioni tendenti ad affermare politicamente la soggettività del sociale, anche nel villaggio globale: il mondo globalizzato ha bisogno di una “società civile” globalizzata.

       Una società civile forte è fondamentale per ridurre le distanze tra cittadini e istituzioni e, particolarmente nei Paesi di nuova democrazia, è il presupposto su cui fondare la crescita economica e politica.

       Proprio su questi temi hanno convenuto gli autorevoli relatori che hanno preso parte al dibattito, presentati da Noè Ghidoni e coordinati da Piergiorgio Sciacqua della Presidenza Mcl.

       In particolare erano presenti Pietro Menegozzo, consigliere Cefa, sindaco di una località del Vicentino ex volontario in Tanzania, Francisco Rivas, segretario generale aggiunto dell’Eza (il Centro europeo per la formazione dei lavoratori di cui il Mcl fa parte, insieme con oltre sessanta enti di tutti Paesi d’Europa), Heribert Scharrenbroich, già viceministro della famiglia nei governi di Helmut Kohl, direttore generale dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (l’agenzia dell’ONU che si occupa del rispetto della giustizia sociale e dei diritti umani nel lavoro) ed ora presidente dell’ong Care Germania, attiva in 70 Paesi del mondo.

       Al dibattito ha partecipato un pubblico composto da numerosi giovani, molto attenti ai temi delle politiche e della cooperazione internazionale, come ha dimostrato la loro presenza vivace in quella parte dello stand in cui il Mcl ha ospitato il Cefa Ong – che trae la sua origine dall'esperienza delle cooperative agricole del Mcl di Bologna e di cui il Mcl sostiene l’opera affinché i Paesi dell'area balcanica e Mediterranea possano al meglio integrarsi con le politiche europee, anche attraverso specifici progetti di formazione e di autorealizzazione, in questo attivando proprio la "società civile" locale –.

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