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  Taccuino

Data di pubblicazione: Martedì, 22 Gennaio 2002

TRAGUARDI SOCIALI / n.97 Gennaio / Febbraio 2020 :: Taccuino

Taccuino

A PADOVA UN INCONTRO PER PARLARE DI FAMIGLIA CON GIGI DE PALO
Non è stato solo un incontro per scambiarsi i tradizionali auguri per il nuovo anno, né uno dei tanti vernissage organizzati per la presentazione di un libro appena uscito: in realtà c’è stato molto di più nell’incontro tenutosi a Padova - su iniziativa di Carlina Valle, Vicepresidente Nazionale del MCL - nel pomeriggio del 17 gennaio scorso, presso la sala dello studio teologico nella Basilica di Sant’Antonio. L’occasione è stata quella della presentazione del libro “Ci vediamo a casa”, scritto a quattro mani da Gigi De Palo, Presidente Nazionale del Forum delle Associazioni Familiari, e da sua moglie Anna Chiara Gambini. Un libro autobiografico, in cui gli autori narrano la loro esperienza di genitori di una famiglia numerosa (ben cinque figli dei quali uno down) raccontando numerosi aneddoti di piccole gioie domestiche che costituiscono il fil rouge di un’esperienza toccante che ha al centro la felicità e il valore del fare famiglia.
Temi importanti, che da sempre sono al centro dell’impegno del MCL: quello della famiglia innanzi tutto, motore essenziale oltre che vero ammortizzatore sociale dei nostri tempi di crisi. La famiglia, spesso mortificata in un mondo che pensa solo a correre e a produrre, dimenticata da decenni dalle politiche fiscali e assistenziali irresponsabili e scoraggianti, rimane comunque, pur in un mondo liquido e performante come il nostro, il vero baluardo dei valori della condivisione, del dialogo e dell’assistenza, riuscendo a supplire i vulnus dettati di nostri tempi in cui si è sempre più soli e incapaci di comunicare. Al dibattito, coordinato dalla Vicepresidente nazionale del MCL Carlina Valle, hanno preso parte decine di quadri dirigenti del Movimento provenienti da tutto il Veneto, oltre che numerosi cittadini attirati dal tema della serata.

“C’è UN POSTO A TAVOLA ANCHE PER TE”
Il MCL di Venezia ha riservato, il 26 dicembre scorso, un pranzo alle persone economicamente meno agiate. L’iniziativa, che ha preso il nome di “C’è un posto a tavola anche per te”, è stata dedicata a coloro che vivono in condizioni precarie e alle loro famiglie: circa cento persone - individuate in collaborazione con le parrocchie, la Caritas diocesana e le associazioni benefiche locali - che hanno potuto condividere così una giornata all’insegna della convivialità e della serenità.
Dopo il pranzo, il coro Serenissima di Mestre è intervenuto ad allietare l’atmosfera con alcuni canti natalizi. All’iniziativa hanno partecipato la responsabile del Movimento Cristiano Lavoratori di Venezia nonché vice presidente nazionale Carlina Valle, il presidente regionale del MCL Alberto Zanella e il coordinatore del MCL di Venezia Alfonso Saetta.

A NAPOLI LA BEFANA DEL MCL REGALA GIOCATTOLI AI BIMBI EXTRACOMUNITARI
E’ stata una Befana all’insegna dell’altruismo, della solidarietà e dell’accoglienza, quella che Napoli ha celebrato lo scorso 6 gennaio, mettendo in campo diverse iniziative che sono state organizzate in vari punti della città partenopea.
Anche il Movimento Cristiano Lavoratori di Napoli, presieduto da Michele Cutolo, è stato in prima linea, organizzando – insieme al Sovrano militare Ordine di Malta e all’Associazione Arti e Mestieri - una distribuzione di giocattoli che hanno fatto la gioia di 500 bambini immigrati.
Significativo e toccante l’intervento dell’Arcivescovo di Napoli, Cardinale Crescenzio Sepe, il quale nella sua omelia ha ben riassunto lo spirito di queste iniziative: “come i Re Magi offrivano oro, incenso e mirra, così Napoli vuole offrire ai suoi immigrati accoglienza, legalità e giustizia”.

MCL: ACCANTO ALLE SUORE CISTERCENSI PER I BAMBINI ERITREI
Continua l’impegno del MCL in favore dell’Eritrea e, in particolare, delle Suore Cistercensi che stanno cercando di cambiare il volto di quei luoghi, devastati da guerre e carestie, offrendo ai tanti bambini che frequentano le loro scuole - in una zona rurale a 15 chilometri dalla capitale - la possibilità di cambiare il proprio destino attraverso una scolarizzazione di base.
Nelle settimane scorse si è tenuto a Firenze un incontro per mettere a punto il programma di una nuova visita in Eritrea, nel prossimo mese di maggio, da parte di una delegazione della Presidenza nazionale MCL.
Nella foto: Suor Giuseppina riceve un contributo da parte del MCL per i bambini delle scuole materne.
La fede e le opere

Il Natale, appena celebrato, non perde la sua attualità.

Non può essere certo relegato nella sola sfera stanca di un ricordo passato. Un avvenimento che ha sconvolto per il significato profondo che contiene; non solo, è anche il modo per prendere coscienza dell’amore di Dio verso l’uomo.
“Il Verbo si è fatto carne, ed è venuto ad abitare in mezzo a noi”. La parola promessa e preannunciata, attesa, diventa realtà viva, si “fa uno di noi”. Chi riceve questo dono, ne percepisce la grandezza, ne coglie l’aspetto vero, non si ferma certo alla contemplazione! Ne incarna la bellezza e la sua grandezza, offrendosi continuità di testimonianza e d’amore. Il Natale ci offre la visibilità della vita vera, per affidarci l’opportunità di trasmettere questa stessa vita, con la nostra vita.
Questo è possibile nel momento in cui, incarnando il Cristo, riusciamo a far sì che la nostra vita diventi la testimonianza della nostra fede e di quanto saremo stati capaci di incarnare in noi. La fede e le opere non possono vivere disgiunte. Una riflessione che il MCL si è data anche a Milano come guida al convegno di chi è impegnato come credente nell’ambito della sfera politica. E’ pressante e incredibilmente attuale la sollecitazione di San Giacomo: “Tu mostrami la fede senza le opere, e io con le opere ti mostro la mia fede”. Costituisce grave errore pensare di poter distinguere la fede che il cattolico professa dalla vita quotidiana, le attività personali, professionali, sociali non costituiscono momenti autonomi rispetto alla vita da credente. Non ci può essere una vita spirituale distinta e separata da quella secolare, nel mondo. Attraverso un’unica vocazione, ogni fedele è chiamato ad essere al tempo stesso membro della Chiesa e cittadino. Il Cardinale Bassetti, presidente della CEI, in una recente intervista ha dichiarato: “Sostengo che una rinnovata presenza dei cattolici nella vita civile debba anche partire dalla contemplazione: è la fede che dona la forza per affrontare le sfide più audaci” E’ vero! La fede ci fa leggere la realtà alla luce di quanto crediamo, e ci fa agire ispirandoci a quanto professiamo.
Stiamo vivendo certamente momenti di grande tensione, e non sembra vengano creati quei necessari motivi ispiratori che dovrebbero delineare il servizio, come diceva il Papa Paolo VI, alla “carità politica”. La crescita e la vita sociale sembrano passare in second’ordine rispetto ai propri tornaconti e ai propri interessi.
Quello che è più grave è ostentare atteggiamenti personali propagandandoli come ispirati dalla fede! Non trovano riscontro nel modo di comportarsi.
L’affermazione ancora di Paolo VI ai confessori dell’Anno Santo del 1975 è incredibilmente attuale: “Il mondo non ha bisogno di predicatori ma di testimoni”.
Un richiamo che ancora oggi ci coinvolge! Guardandoci attorno, ascoltando proclami, e assistendo da spettatori, spesso inermi, alla demolizione di valori che un tempo abbiamo difeso come “non negoziabili”.
Un credente non può rimanere ai margini di una società che cambia, ha in sé il coraggio di professare la propria fede con la vita, trovando nella parola di Dio che si fa carne, il Gesù di Natale, la spinta ad agire per portare nel mondo il seme dell’amore che salva e che ancora oggi ci è affidato come testimoni di crescita e di salvezza.

Il Direttore
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