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Stai sfogliando il n.78-79-80 Serie 2016
Segni dei Tempi
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Data di pubblicazione: Venerdì, 14 Ottobre 2016
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“…la sua misericordia per quelli che lo temono” (Lc 1,50)
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Mancano circa 50 giorni alla “chiusura” della Porta Santa, a Roma da parte del Santo Padre (20 Novembre); ancor meno manca alla chiusura delle Porte Sante nelle singole Diocesi, da parte dei nostri Vescovi (13 Novembre). Per tale motivo, sento forte e pressante la necessità di spronare ognuno a cogliere l’occasione della Grazia giubilare, perché tutti ci si possa accostare al Mistero della Pietà di Dio. Pur essendo perennemente in atto nella Chiesa tale Mistero, non lasciamoci sfuggire l’occasione del Giubileo della Misericordia, per una nostra “conversione”, piccola o grande che possa essere. Al fine di rinnovare la nostra coscienza, per una più forte consapevolezza del mistero dell’Iniquità che è in ciascuno di noi, come pure del Mistero della Pietà, che il Padre di ogni Misericordia, attraverso il suo Figlio, Gesù, e lo Spirito santo, elargisce continuamente a ciascuno nella Chiesa. Noi vogliamo esultare con Maria: “di generazione in generazione la sua Misericordia per quelli che lo temono”. Carissimi, intanto ringraziamo il Signore del “dono” che abbiamo ricevuto come MCL, lo scorso 16 Gennaio, dell’Udienza da Papa Francesco e del passaggio della Porta Santa in Vaticano. Chiediamo l’intercessione di due grandi “apostoli” della misericordia, di cui da poco ne abbiamo celebrato la memoria liturgica: Santa Teresa di Calcutta (5 Settembre – Santa dei diseredati) e San Pio da Pietralcina (23 Settembre – Santo delle stimmate e dei malati dell’anima e del corpo). Il loro esempio ci sproni ad agire da misericordiosi verso gli altri: “Beati i misericordiosi, perché troveranno Misericordia” (Mt 5,7). Saremo, però, certi di trovar Misericordia e di non essere ipocriti, solo quando veramente avremo timore di Dio: “la sua misericordia per quelli che lo temono”. A mo’ del pubblicano al Tempio (cfr. Lc 18,13-14), il quale non si mette in prima fila, ma che “a distanza”, battendosi il petto, non osa nemmeno alzare lo sguardo al cielo, chiedendo Pietà. Solo chi è timorato di Dio – veramente consapevole del Mistero di Iniquità che è in lui – può ricevere “veramente” il Mistero di Pietà che è in Dio. E semmai ci sentissimo consapevoli di colpa alcuna, comunque sia, abbiamo necessità della Pietà e della Misericordia di Dio: “perché, anche se non sono consapevole di alcuna colpa, non per questo sono giustificato” (1Cor 4,4).
Vostro Don Ernesto Lettieri Assistente Ecclesiastico Nazionale MCL |
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