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  L'EUROPA E I GIOVANI

Data di pubblicazione: Lunedì, 16 Novembre 2009

PROGETTI

PROGETTI

TRAGUARDI SOCIALI / n.38 Novembre / Dicembre 2009 :: L'EUROPA E I GIOVANI

DUE PROGETTI MCL PER FORMARE E INFORMARE

Nella progettualità del MCL, la promozione di una società che non voglia vivere solo al presente è un motivo ricorrente; un interesse questo che non si limita ad un semplice puerocentrismo, più legato, sovente, ai sensi di colpa degli adulti piuttosto che ad una provata fiducia nei giovani e nella loro capacità di progettare il futuro. Per il MCL lavorare alla formazione del gruppo
giovani significa coltivare cellule germinali per lo sviluppo delle comunità; i giovani come soggetti di politiche specifiche, ma a loro volta integrati, in
continuità tra le varie età e all’interno delle dinamiche sociali, ambientali,
culturali, promuovendo così un contributo allo sviluppo di una società
che metta al centro la persona, per la realizzazione del bene comune.
Sono questi gli ideali in cui risiede il motivo dell’agire dei giovani del
MCL e cioè nella vita sociale e politica non solo del nostro Paese ma
soprattutto nell’affermata dimensione europea. E’ proprio quest’ultimo
aspetto che i progetti - cofinanziati dal Ministero del Lavoro ed MCL, e realizzati ai sensi della L. 383/00 art. 12 lettera D e F, annualità 2007 - dai titoli “Rete Europa Giovani” e “I giovani protagonisti”, hanno voluto
esplorare, incentivando così lo sviluppo della dimensione europeista dei nostri giovani e puntando ad un confronto aperto e costruttivo su alcuni temi.
Chi sono i giovani europei di oggi? L’Europa viene percepita dalle nuove generazioni solo come quella dell’Euro? E’ forse necessario lavorare per costruire un’Europa che sia anche dei cittadini e non solo delle monete, degli Stati e delle Regioni? Questi interrogativi nascono da una diffusa criticità del mondo giovanile sull’Italia ereditata e, di converso, sulle coltivate speranze che la dimensione europea possa invece essere per dimensione e cultura atta a garantire. I giovani puntano perciò il dito sulla politica e sulla sua limitata qualità prospettica ed è così che tali istanze divengono impellenti in epoche come quella attuale, minata nel suo divenire da una profonda recessione, che necessariamente impone la rielaborazione di modelli di comportamento nei quali diviene lecito chiedersi se sia giusto far pagare lo scotto di un’economia in difficoltà soprattutto alle sue forze più fresche e innovative, che rischiano di venire oppresse da un processo che potrebbe vederle definitivamente annichilite sotto il peso di un Paese gerontocratico ed immeritocratico. Queste le ragioni di fondo che i
giovani adducono nel loro ragionare, denunciando le generazioni precedenti e accusandole di non aver speso tutte le proprie energie nella realizzazione
di un modello che garantisse, oltre ad un presente, anche un futuro certo.
Dal canto nostro crediamo che lavorare alla dimensione europeista dei giovani sia assolutamente strategico per un’associazione come la nostra, che ha nel proprio carisma il culto del lavoro e della famiglia: per questo abbiamo elaborato un percorso formativo ed informativo che si è proposto come strumento chiave per offrire ai giovani nuove e più rispondenti forme di apprendimento. Si è lavorato alla diffusione dell’apprendimento non formale, tenendo conto della realtà dell’Italia meridionale, dove il sistema dell’istruzione formale non funziona in maniera sempre adeguata ed efficace. Le istituzioni europee hanno evidenziato al riguardo l’importanza dei percorsi di apprendimento non formale, come modalità, unitamente ai percorsi di apprendimento formale, per contrastare il disagio giovanile ed la dispersione scolastica e come opportunità di acquisire comportamenti, conoscenze, abilità, atteggiamenti, competenze diversificate e personalizzate. L’apprendimento in chiave internazionale, e più specificatamente l’educazione alla cittadinanza europea, è un processo che da sempre ha visto impegnato il MCL attraverso azioni di informazione e
formazione indirizzate ai propri giovani. Anzi, si potrebbe dire che la storia del Movimento Cristiano Lavoratori abbia camminato di pari passo con lo
sviluppo della dimensione internazionale delle politiche di integrazione giovanile. Nell’attuale situazione sociale, culturale, economica e politica, dove l’Europa assume una rilevanza ogni giorno più ampia, è dunque importante incrementare l’informazione sulle iniziative dell’Unione Europea, per far conoscere a tutti i cittadini i propri diritti e le opportunità offerte, affinché essi possano partecipare attivamente alle iniziative.
A vivere la cittadinanza attiva sono invitati particolarmente i giovani, ai quali l’Europa rivolge molte opportunità. Di qui per il MCL la necessità di progettare una rete che permetta di mettere on line e veicolare fra i vari soggetti l’esperienza maturata nei diversi settori e comunque le conoscenze
acquisite anche in forma indiretta. Non bisogna infatti dimenticare che per i ragazzi è assolutamente evidente quanto l’Italia sia ancora un Paese che viaggia a velocità differenti, in cui la matrice sociale di origine è ancora causa
di diseguaglianze e di differenze sofferte negli ambienti di lavoro e nei luoghi di vita sociale. Una realtà in cui permangono alte le tensioni, le discrasie e le ingiustizie ed in cui l’opzione europea viene dunque vissuta come possibilità concreta di sganciarsi da una prospettiva asfittica fornita da un Paese, quale l’Italia, in cui il problema del lavoro è quanto mai all’ordine del giorno, un Paese diseguale che non garantisce a tutti gli stessi percorsi e le medesime opportunità, un Paese in cui le regole ci sono ma non valgono per tutti, oppure non valgono fino in fondo, e in cui i progetti piace sicuramente declamarli ma un po’ meno realizzarli.
STEFANO CECI
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