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  “I corpi intermedi e la sfida al populismo e alla tecnocrazia”

Data di pubblicazione: Venerdì, 27 Settembre 2019

TRAGUARDI SOCIALI / n.95 Settembre / Ottobre 2019 :: “I corpi intermedi e la sfida al populismo e alla tecnocrazia”

A Senigallia il tradizionale appuntamento MCL

Ci sono degli appuntamenti che hanno ormai il sapore rassicurante della tradizione ma che riescono ugualmente a stupire per la ricchezza di riflessioni, proposte e idee politico-sociali che sono in grado di lanciare. Uno di questi è sicuramente il consueto seminario di studi e formazione che il MCL organizza ogni anno a Senigallia alla ripresa delle attività dopo la pausa estiva.
“I corpi intermedi e la sfida al populismo e alla tecnocrazia”: questo il tema dibattuto nella cittadina marchigiana quest’anno, da oltre 500 quadri dirigenti del Movimento provenienti da tutta Italia.
“Un titolo ambizioso e che alcuni potrebbero ritenere superato visti gli ultimi accadimenti, ma che io ritengo invece ancora più centrale in questo momento così particolare per la vita pubblica del nostro Paese”: con queste parole Carlo Costalli, presidente del MCL, ha aperto la tre giorni di lavoro, dal palco del cinema-teatro Il Gabbiano di Senigallia.
Costalli - dopo aver presentato alla gremitissima platea il nuovo assistente ecclesiastico nazionale del MCL, don Francesco Poli, e dopo i saluti del Vescovo di Senigallia, Francesco Manenti - ha continuato: “noi siamo chiamati ad una grande responsabilità: dobbiamo contrastare l’ondata di antipolitica ed impegnarci a far uscire la politica dalla palude in cui è sprofondata per ricostruire un tessuto sociale sano, fondato su valori condivisi, ed in cui la politica rimetta al centro del dibattito la persona umana e il perseguimento di un autentico bene comune”.
Su questa responsabilità si è detto pienamente d’accordo l’arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi, alla prima uscita pubblica dopo l’annuncio della sua creazione a Cardinale: “Ha ragione Costalli quando dice che la vera minaccia è la delegittimazione dei corpi intermedi, che fanno la fatica di collegare i pezzi dei problemi e cercano di rammendare un Paese lacerato” ha spiegato. “L’antidoto al populismo, come ci insegna Papa Francesco, è l’umanesimo cristiano e la ricostruzione di reti è l’unico modo per affrontare la solitudine del nostro tempo”.
L’intervento del Cardinale non ha risparmiato l’Unione Europea “che ha necessità di un destino comune”. “Bisogna far crescere l’Europa e farla funzionare, c’è bisogno di maggiore politica che indirizzi la burocrazia” ha detto, sottolineando che la disfatta dei sovranismi e dei populismi passa anche da un’Europa che si deve riscoprire forte e con Stati interdipendenti.
Il dibattito è proseguito nel pomeriggio, nella sessione moderata da Giovanni Gut, vice presidente nazionale del MCL, incentrandosi sui problemi legati alla rappresentanza dei corpi intermedi e al complesso rapporto con la democrazia. Si sono incontrati sul palco di Senigallia, per parlarne, Mario Taccolini, prorettore e ordinario di storia economica presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, e Giovanni Maddalena, professore Associato di Storia e Filosofia all’Università del Molise.
Uno dei momenti centrali della tre giorni marchigiana è stato il dibattito del sabato mattina, focalizzato sulla presenza pubblica dei rappresentanti cattolici.
Il presidente Costalli, aprendo la mattinata di lavoro, ha lanciato “una piattaforma politica per tutti coloro che hanno idee liberali, popolari, cattoliche e riformiste e per fare questo serve ripartire dalla valorizzazione dei corpi intermedi, centrali per garantire la democrazia”.
“L’impegno dei cattolici in politica, quelli liberi ed autonomi e non prostrati al nuovo Governo può fornire un apporto strategico – ha continuato Costalli -. Non possiamo pertanto esimerci dal fare proposte e dal farci carico di responsabilità importanti indicando un percorso da cui ripartire ed esprimendo una proposta politica rilevante. Noi non pensiamo ad un partito ma possiamo sostenere forze vitali del Paese”.
Il presidente del MCL ha poi indicato la candidatura di Severino Nappi (Ordinario di Diritto del Lavoro e già assessore regionale al lavoro nella precedente legislatura di centro destra), anche lui presente a Senigallia, alla presidenza della regione Campania.
Dal canto suo Nappi ha accolto la proposta, all'interno di un percorso che veda il coinvolgimento di un circuito di reti civiche, mettendosi a completa disposizione della sua regione. “Abbiamo bisogno di competenze, ha affermato, tantopiù in Campania, una regione che necessita di risposte puntuali da parte del mondo del lavoro e delle imprese”.
L’europarlamentare del Ppe, Massimiliano Salini, ha ricordato l’esperienza comune fatta con il Movimento in occasione delle recenti consultazioni europee, con l’appello “Si all’Europa, per farla.” E ha proposto una rinnovata agenda politica che abbia come fulcro la persona e la sua libertà, ma che proponga al contempo un progetto completo. Naturalmente partendo con estremo realismo da ciò che c’è, da ampliare poi con contributi di corpi intermedi e comunità. Insomma proponendo un nuovo modello di collaborazione basato su una comunione di intenti.
Perfetta conclusione del seminario la sessione del sabato pomeriggio dedicata a “Educare al bene comune”, che ha visto fra i partecipanti Paolo Cesana, direttore della Fondazione Clerici, Emmanuele Massagli, presidente Adapt e Carlina Valle, vice presidente MCL.
Del resto il bene comune dovrebbe essere il naturale approdo per chi opera nella vita pubblica a qualsiasi livello, e richiamare l’attenzione su questo filo conduttore, per noi del MCL, era un obbligo.

Fausta Tinari
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