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Data di pubblicazione: Sabato, 6 Febbraio 2016

TRAGUARDI SOCIALI / n.76 Gennaio / Febbraio 2016 :: Rubrica

Rubrica

“CHE NE è DELLA PARTECIPAZIONE?”: LA II EDIZIONE DELLA WINTER SCHOOL
Dal 25 al 27 febbraio a Brescia si svolgerà la seconda edizione della Winter School organizzata dal MCL e dal Centro di Ateneo per la Dottrina Sociale della Chiesa dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, sul tema “Che ne è della partecipazione? Idee ed esperienze ricostruttive”.
La Winter School, che continua il percorso di approfondimento delle Summer School milanesi per i giovani quadri dirigenti del MCL, si concluderà con una tavola rotonda - coordinata dal prof. Evandro Botto - alla quale parteciperanno, con Carlo Costalli presidente del MCL, Mons. Maurizio Gervasoni, Vescovo di Vigevano e Delegato della Conferenza Episcopale Lombarda per i problemi sociali e la pastorale giovanile, Lorenzo Ornaghi, già Rettore dell’Università Cattolica e Ministro dei beni culturali. E’ prevista inoltre la partecipazione di Annamaria Furlan, Segretario generale della Cisl.
La Winter School si articolerà in tre moduli che metteranno a tema gli elementi storici e fondativi e gli aspetti economici, politici e sociali relativi al mondo del lavoro e alla partecipazione. Proporre la riscoperta del valore della partecipazione significa affermare l’importanza della centralità della persona e della sua rete di rapporti. Che, in concreto, vuol dire valorizzare i corpi intermedi, superare la conflittualità del mondo del lavoro per favorire un modello collaborativo e le tante iniziative imprenditoriali.
Al termine dei lavori la Winter School sarà intitolata al bresciano Noè Ghidoni, il vice presidente nazionale del MCL recentemente scomparso, il quale, tra le tantissime cose, ha ricoperto un ruolo di primo piano nelle proposte educative del MCL.

VERSO L’ASSEMBLEA DEGLI AMMINISTRATORI LOCALI MCL
Le amministrative di primavera costituiscono il punto di riferimento obbligato di tutta l’attività politica: perché dal loro risultato potrebbe dipendere il destino della legislatura e delle riforme varate, per l’ampiezza della consultazione e perché sono interessati i più grandi Comuni d’Italia, da Roma a Milano a Napoli. Sarebbe azzardato unirsi al coro dei catastrofisti che paventano per l’Italia una crisi strutturale come quella greca o la fine della democrazia e l’avvento dell’autoritarismo, ma è legittima la preoccupazione per la deriva personalistica e plebiscitaria del nostro sistema politico, come pure l’attuale indirizzo culturale che sacrifica i valori agli interessi.
A fronte di tutto questo la risposta del MCL e, in particolar modo, degli amministratori locali va letta nell’Enciclica Laudato Sì, dove Papa Francesco afferma che gli attuali problemi del Paese vanno trattati complessivamente per ridisegnare “un sistema basato sull’economia sociale di mercato che dia ai poveri lavoro, casa, terra e libertà” e “trovi nell’ecologia integrale la via per lo sviluppo sostenibile e per la salvezza dell’umanità”.
Serve un’inversione di tendenza che realizzi la ricostruzione dell’edificio democratico sul terreno delle riforme sociali, e gli Amministratori locali del MCL, che si riuniranno a Roma l’11 e 12 marzo in Assemblea Nazionale, sono chiamati a dare il loro contributo, forti del patrimonio politico e culturale fornito dalla storia dei cattolici democratici e dagli insegnamenti sociali della Chiesa.

COSTALLI: “GOVERNO E PARLAMENTO ASCOLTINO IL POPOLO DEL FAMILY DAY E VALUTINO BENE PRIMA DI DECIDERE”
“E’ doveroso ascoltare il popolo del Circo Massimo: un popolo che, responsabilmente e laicamente, è sceso in piazza per far sentire la propria voce, pacificamente e in modo costruttivo. La manifestazione di sabato 30 gennaio a Roma, al Circo Massimo, è il frutto del sentire comune dell’Italia: le nostre famiglie sono una risorsa da non disperdere per il bene del Paese”: è quanto ha affermato Carlo Costalli, presidente del Movimento Cristiano Lavoratori.
“Invitiamo il Parlamento ad ascoltare questo popolo - ha continuato il presidente del MCL -, a valutare bene prima di decidere e a non allinearsi al pensiero dominante che tende a farsi pensiero unico. è il momento di scelte coraggiose e soprattutto di scelte lungimiranti”.
“Chiediamo una robusta revisione della proposta Cirinnà, che potrà anche prevedere un riconoscimento dei diritti civili e sociali per qualsiasi convivenza, ma che deve a nostro avviso mantenere una distinzione molto netta dal matrimonio. Mentre l'art. 5 sulla stepchild adoption va assolutamente stralciato”, ha concluso Costalli.

A SPALATO VERSO L’INTEGRAZIONE EUROPEA DEI BALCANI
Il 18 e 19 febbraio il MCL sarà a Spalato per un incontro intitolato “Verso l'integrazione europea dei Balcani: il dialogo sociale motore della nuova coesione sociale”. Un appuntamento che si inserisce nell'ambito delle azioni formative promosse dal MCL nei Balcani, finalizzate a sostenere il dialogo culturale, interreligioso e sociale in una società civile che ancora paga i costi del “post Jugoslavia”.
Lo sguardo volto all'integrazione europea – anche se non facile né immediata – pone il MCL al centro di un percorso formativo iniziato da oltre dieci anni in tutta l'area balcanica: dopo la Romania e la Moldova, in Serbia, in Croazia e Slovenia, in Bosnia Erzegovina, in Albania e Montenegro per implementare il nuovo processo sociale che guarda alle prospettive future europee con la volontà di porre la gente al centro di un nuovo modo di essere.
Educare, condividere e testimoniare: in queste tre parole pronunciate da Papa Francesco durante l'udienza speciale al MCL del 16 gennaio scorso, sta il compito che il Pontefice ha affidato al Movimento.
Tre concetti che sono anche i pilastri di questo progetto del MCL che - in cooperazione con Eza - sta lavorando per sviluppare una nuova coesione sociale coinvolgendo sindacati e associazioni di lavoratori e tanti giovani che trovano nel dialogo la strada per costruire relazioni.
I lavori del seminario, che saranno introdotti dal Presidente Nazionale del MCL, Carlo Costalli, vedranno come relatori, tra gli altri, il professor Franjo Topic di Sarajevo, Fritz Neugebauer, già secondo presidente del Parlamento austriaco, Srdja Kekovic del sindacato indipendente del Montenegro.
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