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Stai sfogliando il n.76 Gennaio / Febbraio 2016
Indirizzo di saluto del Presidente Mcl Carlo Costalli al Santo Padre Francesco
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Data di pubblicazione: Mercoledì, 10 Febbraio 2016
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Aula Paolo VI Sabato, 16 gennaio 2016
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Padre Santo, il Movimento Cristiano Lavoratori, attraverso la mia persona, Le dice grazie per questo meraviglioso incontro. La storia di questa associazione ecclesiale è scritta alla luce dell’impegno di testimonianza evangelica di tutti coloro che vi appartengono, il cammino quotidiano si ispira alla Parola di Dio e al Magistero sociale della Chiesa. Incontrare Lei è il modo per riprendere “ossigeno” e dare senso all’impegno che ci attende al servizio della gente che lavora, dei giovani che condividono questo nostro percorso, delle persone trascurate dalla società, delle povertà reali e di chi non trova ascolto in un mondo che ha sempre fretta. Noi vogliamo camminare con le persone e condividere, nell’ascolto dei bisogni, le ansie del quotidiano. In questi anni trascorsi abbiamo scelto di stare dalla parte di chi nel lavoro trova il proprio sostentamento e di chi non ha lavoro per accompagnarlo nella ricerca, cercando insieme soluzioni reali: riscoprendo la dignità del lavoro, di tutti i lavori, ed anche la sua valenza educativa e formativa. Il lavoro che oggi non è più al centro delle politiche economiche. Padre Santo, il nostro orizzonte si è allargato con il tempo: ci siamo spostati anche verso la Terra Santa, complice il Patriarca di Gerusalemme Mons. Twal che ci ha suggerito il modo per aiutare le opere educative e le giovani famiglie in difficoltà, costruendo le abitazioni per la loro vita familiare. Ci siamo, inoltre, fatti carico di sostenere il Centro per il Dialogo a Sarajevo, attraverso la guida di Mons. Topic e di Napredak. Ed in altri Paesi dell’Europa orientale (Romania e Moldavia) o nel Sud del mondo insieme al Cefa, nostra Ong di riferimento. Sempre ponendo al centro dell’attenzione “il dialogo”: sociale, culturale, religioso. Il domani! Siamo qui a chiedere alla Santità Vostra di aiutarci nelle scelte future, siamo qui per dirLe che continueremo ancora a dare al senso del lavoro la nostra quotidiana attenzione, in tutti i suoi aspetti. Siamo qui per confermarLe la nostra volontà nel proseguire con la nostra attenzione verso le povertà, verso i poveri. Siamo qui a chiederLe con tanto affetto e speranza: ci aiuti. Quest’anno giubilare della Misericordia servirà sicuramente a ciascuno di noi per maturare una seria conversione. L’attraversare la Porta Santa ci obbligherà come cristiani a cambiare vita e lo faremo incontrando Cristo Signore. Padre Santo, ed ora una questione personale. Ci accomuna una data: il 17 dicembre, anche se l’anno è diverso, ma questa data mi onoro sempre di poterla condividere con il Papa. Auguri. Grazie. |
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