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  Parla l’imprenditore Giorgio Jannone

Data di pubblicazione: Sabato, 28 Febbraio 2015

TRAGUARDI SOCIALI / n.70 Febbraio / Marzo 2015 :: Parla l’imprenditore Giorgio Jannone

80 euro di “immagine” per il Governo, che non cambiano la realtà

Visibilmente soddisfatto per le novità sul caso Ubi, più cauto sulle misure economiche del governo Renzi: ampia l’analisi di Giorgio Jannone, presidente dell’Associazione degli azionisti Ubi Banca, ma anche noto imprenditore, Presidente e Ad delle storiche Cartiere Paolo Pigna, ed ex parlamentare PdL. “Riscontro solo qualche segnale positivo per l’azienda-Italia ma la crisi economica resta acuta - sottolinea- e il contributo degli 80 euro, ad esempio, rientra solo tra i provvedimenti di pura ‘immagine’ per l’esecutivo, occorrono interventi più coraggiosi per sostenere le imprese e il mondo del lavoro. Serve una cura shock”.

Presidente Jannone, quali novità di rilievo sono emerse nella vicenda Ubi?
è stata effettuata una seconda perquisizione della Guardia di Finanza ordinata dalla Procura della Repubblica di Bergamo. I vertici della banca sono indagati per diverse fattispecie di reato.
Lei ha vinto una sua battaglia storica...
Non è una battaglia personale ma è una guerra di tutti gli azionisti, i soci e i clienti di una grande banca per troppi anni vessati e sfruttati da chi aveva il compito di governare con equità e criteri più giusti.
Si occupa con successo della sua azienda.
Può darci un parere sulla situazione economica italiana?

La nostra azienda, come molte altre nel Paese, risente di un periodo di crisi che sembra non finire mai e che rischia di vedere scomparire moltissime realtà produttive, anche storiche. All’orizzonte si intravede qualche segnale di ripresa, ma senza l’intervento del sistema bancario a sostegno delle imprese non si potrà tornare in tempi ragionevoli a una situazione meno critica.
Il governo Renzi sta, a suo parere, dando risposte per la disoccupazione?
Certamente il governo Renzi ha intrapreso, anche coraggiosamente, la strada delle riforme, ma per garantire nuova occupazione le politiche adottate risultano tuttora insufficienti e necessitano di un forte sostegno a livello europeo. L’Italia deve puntare su innovazione, tagli alle spese e sviluppo.
Quali le ricette per risolvere i problemi sociali?
Bastano gli 80 euro?

Gli 80 euro rientrano tra i provvedimenti di “immagine” per il governo, ma personalmente non ritengo abbiano sortito effetti concreti sulla ripresa dei consumi e sulla qualità della vita della popolazione. Sono altre le riforme e le decisioni che servirebbero, e solo riforme strutturali possono risultare risolutive.

Sabrina Trombetti
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