NOME UTENTE        PASSWORD  

Hai dimenticato la tua password?

Nell'ultimo numero di Traguardi Sociali:
Traguardi Sociali

Stai sfogliando il n.70 Febbraio / Marzo 2015

Leggi la rivista in formato pdf Cerca numeri arretrati in archivio
.PDF Numero 70 (3717 KB) Sfoglia l'archivio di Traguardi Sociali Sfoglia l'archivio di Traguardi Sociali

  Papa Francesco: quest’economia uccide

Data di pubblicazione: Giovedì, 12 Marzo 2015

TRAGUARDI SOCIALI / n.70 Febbraio / Marzo 2015 :: Papa Francesco: quest’economia uccide

Le presentazioni del libro a Roma e Milano

“Gli autori hanno scelto un titolo forte, capace di scuotere. L’espressione più dirompente usata dal Papa a proposito di economia. Ed hanno fatto bene”. E’ un’osservazione tratta dall’intervento del Presidente del MCL, Carlo Costalli, alla presentazione romana, lo scorso 12 febbraio, del libro di Andrea Tornielli e Giacomo Galeazzi: “Papa Francesco. Questa economia uccide”.
Parliamo di un volume dedicato alla visione sociale ed economica di Francesco che viene puntualmente ricostruita e approfondita, dagli autori, attraverso le parole dello stesso Pontefice, tratte non solo dalla Evangelii Gaudium ma, anche, dai numerosi discorsi da lui tenuti nelle più svariate occasioni del suo Ministero.
Un’inedita e illuminante intervista, che il Papa stesso ha voluto affidare agli autori, proprio a completamento di quest’opera, conclude il volume che, nel suo complesso, ci presenta una visione davvero nuova e dirompente della crisi economico-sociale che ancora stiamo vivendo. Una visione tale da rendere assolutamente pertinente la notazione di Costalli.
Il focus principale del libro è, appunto, costituito da un’approfondita ricostruzione della lucida analisi critica svolta da Francesco in riferimento all’“economia che uccide”; un’analisi di ampio respiro teologico condotta sulle ragioni del Vangelo.
Il grande merito che va riconosciuto agli autori è quello di aver contestualizzato il pensiero del Papa in campo economico mettendone in adeguato risalto, per un verso, l’assoluta fedeltà, senza alcuna soluzione di continuità, alla Dottrina Sociale della Chiesa e, per l’altro, la radicale e “rivoluzionaria” critica all’egemonia dell’economia finanziaria globalizzata che distrugge l’economia reale ponendo al centro, in nome della “cultura dello scarto”, non la persona ma il profitto fine a se stesso. Si evidenzia in tal modo, precisamente, la vera e propria ideologia che genera “l’economia che uccide” di cui parla il libro in questione.
Altri due punti focali trattati nel volume sono l’approfondita e radicale confutazione e “destrutturazione” dell’accusa di marxismo lanciata contro Francesco, in ragione della sua aperta condanna della degenerazione finanziaria del capitalismo in un’“economia speculativa che insegue l’idolo del denaro che si produce da se stesso” e la puntuale analisi degli ambienti culturali, e in qualche caso anche ecclesiali, da cui tale critica proviene.
Si tratta, soprattutto, di taluni ambienti neoconservatori nordamericani che, assieme all’accusa di marxismo, imputano a Francesco di mettere in secondo piano, e quasi rimuovere, la questione antropologica, rispetto al primato evangelico della povertà e alla denuncia delle “inequità” sociali.
Un’accusa che trascura, disinvoltamente, che il Papa non solo interviene continuamente in difesa della famiglia e della vita ma specifica anche, inequivocabilmente (Evangelii Gaudium n.55), come all’origine della crisi finanziaria che attraversiamo vi sia “una profonda crisi antropologica: la negazione del primato dell’essere umano!”.
Le due importanti e affollatissime presentazioni del libro, organizzate la prima a Milano, il 4 febbraio scorso, dalla Curia arcivescovile, da Vatican Insider e dal MCL; la seconda a Roma, il 12 febbraio, dal MCL e da Vatican Insider, hanno finito con l’incentrarsi, sostanzialmente, proprio su questi argomenti di cui abbiamo, fin qui, detto. Né, d’altro canto, poteva essere diversamente, visto il ruolo fondamentale che essi rivestono nel pensiero del Papa.
Intervento centrale, alla presentazione di Milano, è stato quello del Cardinale Arcivescovo Angelo Scola; alla presentazione di Roma quello del Cardinale Oscar Rodriguez Maradiaga, presidente di Caritas Internationalis e coordinatore della “Commissione degli Otto”, istituita da Papa Francesco per la riforma della Curia. A Roma, assieme al Cardinal Maradiaga, sono intervenuti come relatori anche il presidente del MCL, Carlo Costalli, e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio.
A Milano il Cardinale Scola, nel corso del suo intervento ha così risposto alle accuse di marxismo e pauperismo contro Papa Francesco: “il Papa dà una lettura non ideologica del Cristianesimo” che “non ha nulla a che fare con il pauperismo. Guarda a tutti i problemi in una prospettiva di umanesimo realista” avendo compreso che occorre tornare “all’originalità non negoziabile” dell’esperienza cristiana che non può accettare “l’economia come una realtà staccata ed immutabile, mentre è un fatto di cultura che interpella la nostra libertà e proprio questa libertà ci consente di cambiarlo!”.
Estremamente significative, dirette e calate nella realtà storica dell’oggi, anche le parole dal Cardinale Maradiaga alla presentazione romana. “Se l’economia non è per l’uomo bisogna avere il coraggio di cambiarla”, ha affermato il Presidente della Caritas Internationalis, puntando il dito sulle modalità di azione degli organismi finanziari internazionali, prima in America Latina ed ora anche in Europa: “parlano di austerità ma l’austerità è una virtù cristiana. Quelle che chiedono sono misure durissime che fanno soffrire soprattutto i più poveri. Per questo serve il grido del Santo Padre”.
Su questa stessa linea, quella della libertà dell’uomo che può ben essere in grado di cambiare anche un’economia dalle conseguenze perverse, ha richiamato l’attenzione, sempre alla presentazione di Roma, il presidente Costalli, sottolineando come l’analisi di Papa Bergoglio, pur nella sua realistica crudezza, non chiuda in nessun modo le porte alla speranza e all’azione riformatrice: “deve essere ben chiaro che questa estrema e giustificata crudezza nelle parole che il Papa usa per illustrare le ragioni profonde della crisi, non indulge in alcun modo né alla resa né al pessimismo di una visione rinunciataria. Anzi, al contrario, il Papa ci esorta a ‘lottare tutti insieme perché la speranza possa andare avanti’ e a ‘non lasciarci rubare la speranza’”.
Non si può, infine, omettere di citare, sempre per quanto riguarda la serata romana, l’intervento del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio, il quale ha circoscritto il focus del proprio ragionamento a tematiche specificamente economico-scientifiche sottolineando come il libro, con gli argomenti che affronta, rappresenti un’occasione importante per l’economia “perché le parole del Papa sul tema sono molto moderne: in esse, infatti c’è tutta la sostanza di un economista lungimirante come Keines”.

Pier Paolo Saleri
Vicepresidente Fondazione Italiana Europa Popolare
 Torna ad inizio pagina 
Edizioni Traguardi Sociali | Trattamento dati personali