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  Una Chiesa ‘in uscita’ il Magistero del Beato Paolo VI

Data di pubblicazione: Domenica, 8 Marzo 2015

TRAGUARDI SOCIALI / n.70 Febbraio / Marzo 2015 :: Una Chiesa ‘in uscita’ il Magistero del Beato Paolo VI

A Brescia la Winter School per i giovani MCL

Un progetto educativo autentico è quello che aspira a condurre la persona a scegliere il bene convintamene e volentieri, costruendo spazi di relazione, all’interno dei quali la persona (e in particolare il giovane) possa sbocciare e intuire qual è la propria vocazione, il suo apporto unico e insostituibile alla società.
Rispetto a questo tipo di finalità educativa, preziosi sono i percorsi formativi che il Movimento Cristiano Lavoratori offre ai suoi giovani.
La formazione dei giovani è uno degli assi di interesse del MCL. Il Movimento, nel dare continuità al percorso formativo della Summer School di Milano, quest’anno ha offerto una possibilità in più: la Winter School di Brescia. Un’alta formazione per i più qualificati del Movimento, che si è svolta dal 26 al 28 febbraio presso l’Università Cattolica di Brescia con la direzione scientifica e organizzativa del Centro di Ateneo per la Dottrina sociale della stessa Università.
Il tema trattato “Per una Chiesa in Uscita. Frontiere aperte dal Beato Paolo VI nella prospettiva del “nuovo umanesimo” , il rapporto tra Chiesa e mondo e, in particolare, i percorsi avviati da Paolo VI.
Un Papa che ha cambiato la Chiesa, cancellando abitudini superate, proponendo le novità del Concilio come programma di vita ecclesiale, comunitaria, sociale, porta spalancata all’avvento di un “umanesimo nuovo”, strada su cui camminare insieme per favorire il progresso dei popoli, per essere cristiani nuovi e sentirsi Carità in cammino. Un Papa che ha parlato soprattutto ai giovani, indicando ad essi Cristo come il loro Messia.
In questa tre giorni sono stati ripercorsi alcuni passaggi fondamentali del vissuto di Papa Paolo VI: in particolare, quei valori di ricerca della Verità e di Carità intellettuale cui Montini consacrò integralmente il suo ministero sacerdotale e pastorale. Essi costituiscono ancora oggi lo stile e l’impulso cui il nostro Movimento torna costantemente ad attingere per la sua missione negli ambienti che esso abita.
Esperti studiosi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore si sono confrontati su alcuni aspetti fondamentali del mandato di Papa Paolo VI: in particolare, sono stati affrontati i temi dell’università e dei giovani, il suo contributo al Magistero sociale della Chiesa e il significato che Egli seppe attribuire ai suoi viaggi e al dialogo ecumenico fra le Chiese, ma soprattutto l’interdipendenza planetaria e lo sviluppo umano integrale dalla Populorum progressio alla Evangelii gaudium. La Populorum Progressio di Paolo VI ha avviato la modernità, ossia la coscienza del mondo, ha superato i quarant’anni ma la sua attualità appare evidente. Il beato di Concesio è stato il precursore della ‘Chiesa in uscita’ di cui parla Papa Francesco nella Evangelii Gaudium: “se la Chiesa è nata cattolica, vuol dire che è nata ‘in uscita’, che è nata missionaria”.
Su questa riflessione si è aperta la tavola rotonda di sabato 28 febbraio, che ha concluso il percorso formativo di Brescia. L’evento è stato coordinato dal professor Evandro Botto, direttore del Centro di Ateneo per la Dottrina sociale della Chiesa. Sono intervenuti il dott. Ungari in rappresentanza dell’On. Emilio Del Bono, il presidente dell’Aseri prof. Lorenzo Ornaghi, il vaticanista dott. Andrea Tornielli, il presidente nazionale MCL dott. Carlo Costalli, il quale ha detto “abbiamo bisogno di un Cristianesimo vero e autentico. Il Magistero di Papa Montini ha promosso una Chiesa ‘in uscita’: è proprio questo il senso di questa tavola rotonda”. Inoltre il preside della facoltà di Scienze della formazione Luigi Pati e l’assistente ecclesiastico dell’Ateneo, nonché presidente della Commissione episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali della Conferenza Episcopale Italiana, monsignor Claudio Giuliodori.
Papa Montini non ha cercato la gloria, ha ricevuto la Croce. Da uomo colto e sensibile, ha traghettato la Chiesa nella modernità, offrendo al mondo un “nuovo umanesimo”: la voglia di camminare insieme, e di assaporare il gusto dell’essere Chiesa.

Maria Pangaro
Delegato nazionale Giovani MCL
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