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  Taccuino

Data di pubblicazione: Sabato, 5 Novembre 2016

TRAGUARDI SOCIALI / n.81 Novembre / Dicembre 2016 :: Taccuino

Il centro Italia trema ancora

“MISERICORDIA COME METODO DI VITA NELLE RELAZIONI UMANE”

Sabato 29 ottobre, a Monte San Savino (AR), si è tenuto il Convegno che ogni anno riunisce tutti i circoli MCL della provincia. Il tema scelto: “Misericordia come metodo di vita nelle relazioni umane”, in linea con l’anno giubilare della Misericordia indetto da Papa Francesco. Al dibattito hanno partecipato il Presidente nazionale MCL Carlo Costalli, il vaticanista Andrea Tornielli, l’assistente ecclesiastico nazionale Ernesto Lettieri, il Vescovo della Diocesi di Arezzo, Cortona e Sansepolcro, Monsignor Riccardo Fontana.
Mons. Fontana è intervenuto sull’importanza di tradurre la Misericordia dalle parole ai fatti con gesti concreti nei confronti dei più bisognosi, parlando soprattutto del tema dell’accoglienza: un’accoglienza volta a considerare i profughi, gli immigrati, coloro che fuggono dai loro Paesi in cerca di una vita migliore, come risorse per il nostro territorio. E’ seguito poi l’intervento del presidente Costalli che si è soffermato soprattutto sui giovani e sull’accoglienza: “Io credo che la nostra generazione debba dare due segnali importanti: il primo riguarda l’impegno concreto verso coloro che stanno arrivando in Italia, segnali verso gli ultimi per i quali occorre fare molto di più di quello che il mondo cattolico ha fatto fino ad ora; l’altro riguarda invece l’attenzione alle periferie esistenziali, che possono essere dall’altra parte del mondo ma anche sotto le finestre di casa nostra o dall’altra parte della strada. E’ difficile ammetterlo: la misericordia raramente viene accolta in profondità nella società, nella cultura, nei sistemi economici e politici. Il MCL è attento, con coerenza, a questi temi e il nostro impegno concreto è quello di sostenere tutte le iniziative nazionali e internazionali messe in campo”. Nel suo intervento Andrea Tornielli ha toccato svariati punti sul tema della Misericordia: “La Misericordia non è qualcosa che ha a che fare soltanto con Dio, ma riguarda tutti i rapporti sociali che vivono le persone: le relazioni umane, la vita delle famiglie, i rapporti di quartiere, le relazioni politiche, i rapporti tra gli Stati”. Tornielli ha ricordato, inoltre, una frase pronunciata da Papa Giovanni Paolo II all’indomani degli attacchi terroristici dell’11 settembre, nell’omelia per la celebrazione della Giornata mondiale della pace del 1° gennaio 2002: “Non c’è pace senza giustizia, ma non ci può essere giustizia senza perdono. Dobbiamo fare tutti un passo indietro, rinunciando a quello che ci spetterebbe secondo giustizia, altrimenti non potranno mai esserci riconciliazione e pace”. La giornata si è conclusa con la funzione religiosa celebrata da Don Lettieri presso il Santuario delle Vertighe.

E’ LEGGE IL DDL CONTRO IL CAPORALATO

Finalmente le misure contro il caporalato sono diventate legge. Martedì 18 ottobre la Camera dei Deputati ha approvato definitivamente il disegno di legge: i voti a favore sono stati 336, nessuno contrario.
Il provvedimento che si compone di 12 articoli è stato promosso da cinque Ministeri: Politiche agricole, Giustizia, Lavoro, Economia e Interno.
Il provvedimento ha riscritto la norma precedente introducendo un inasprimento delle pene, la responsabilità del datore di lavoro, il controllo giudiziario sull’azienda che consentirà di non interrompere l’attività agricola e la semplificazione degli indici di sfruttamento.
La legge inserisce il delitto di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro tra i reati per i quali (in caso di condanna) è sempre disposta la confisca obbligatoria dei beni, come avviene con le organizzazioni criminali mafiose. La nuova formulazione prevede la pena della reclusione, per l’intermediario e per il datore di lavoro che sfrutti i lavoratori approfittando del loro stato di bisogno, da uno a sei anni e una multa da 500 a 1.000 euro per ogni lavoratore reclutato. Se poi i fatti sono commessi mediante violenza e minaccia, la pena aumenta da cinque a otto anni ed è previsto l’arresto in flagranza.
Infine si è deciso di estendere le finalità del Fondo antitratta anche alle vittime del delitto di caporalato, ritenendo simili i soprusi subiti dalle vittime in quanto spesso le persone sfruttate nei lavori agricoli sono reclutate usando i mezzi illeciti tipici della tratta di esseri umani.
L’ultima parte della legge introduce misure di sostegno e di tutela del lavoro agricolo: il potenziamento della Rete del lavoro agricolo di qualità, che dovrebbe raccogliere, certificare e “bollinare” le aziende virtuose e un piano per la sistemazione logistica e il supporto dei lavoratori stagionali.

ADDIO A TINA ANSELMI

Tina Anselmi è scomparsa a quasi 90 anni, nella sua città natale, a Castelfranco Veneto. Da più di vent’anni aveva lasciato per sua volontà la politica ed era tornata nelle sue terre.
E’ stata una delle figure più luminose della Prima Repubblica con la sua personalità forte e discreta, un grande esempio di cattolica impegnata in politica. Nel 1944, dopo che i nazifascisti costrinsero lei ed altri studenti ad assistere all’impiccagione di 31 prigionieri per rappresaglia, ancora adolescente decise di unirsi ai partigiani.
Una partigiana “bianca”, con il nome di battaglia ‘Gabriella’, prima come staffetta, poi al Comando regionale veneto del Corpo Volontari della Libertà. Dopo la Liberazione divenne maestra elementare ed entrò in politica attraverso l’attivismo sindacale. Negli anni Cinquanta-Sessanta entrò nella DC, dove si fece a poco a poco strada con la sua determinazione morale, accanto al suo mentore politico, Aldo Moro.
Tina Anselmi fu la prima donna a diventare Ministro: nel governo di unità nazionale del 1976 andò al Ministero del lavoro e della previdenza sociale, dove si impegnò per garantire la parità di genere e la concertazione con i sindacati. Più tardi portò i suoi principi riformisti al Ministero della sanità, contribuendo in modo determinante a realizzare il Servizio sanitario nazionale del quale ancora oggi godiamo: un pezzo di welfare che spesso diamo per scontato ma che non esiste nella maggior parte dei Paesi del mondo.
Inoltre, fu chiamata a presiedere la Commissione di inchiesta sulla P2 e si impegnò con tutte le sue forze per fare luce sulla triste vicenda.
Non fu solo la prima donna italiana a diventare Ministro ma, soprattutto, fu una grande artefice del welfare italiano. Aveva tutte le qualità per diventare Presidente della Repubblica e il suo nome è circolato a più riprese per il Quirinale ma, quando arrivò la reale possibilità, il centrosinistra le preferì Napolitano.
Il MCL si unisce nell’addio ad una delle donne più importanti dell’Italia moderna, una donna che lascia un segno significativo nella vita democratica del nostro Paese.

LA 66ª GIORNATA NAZIONALE DEL RINGRAZIAMENTO

Si celebrerà a Marsala, il 13 novembre, la 66ª Giornata nazionale del Ringraziamento, organizzata dall’Ufficio Nazionale per i Problemi sociali e il Lavoro della CEI, in collaborazione con le associazioni di ispirazione cattolica che operano nel mondo rurale, tra le quali anche la Feder.Agri-MCL. La Giornata, in sintonia con l’anno internazionale dei legumi proclamato dall’Assemblea delle Nazioni Unite, invita a concretizzare quest’orizzonte, partendo dallo slogan proposto “Semi nutrienti per un futuro sostenibile”. Nel Messaggio della Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace per questa Giornata del Ringraziamento si precisa che “questa attenzione al tema indicato dalle Nazioni Unite sottolinea in modo chiaro un elemento che non possiamo più ignorare. La globalizzazione configura in modo unitario l’orientamento della politica e della cultura internazionale, definendo in modo nuovo lo stesso concetto di bene comune, sempre più di pertinenza planetaria”. Il Messaggio ci indica la via da perseguire perché, ovviamente, la sola attenzione ai legumi non basta: focalizzare lo sguardo su di essi è piuttosto un’occasione importante per tornare a meditare su una realtà complessa che coinvolge stili di vita, forme della produzione, legami con la terra, relazioni tra persone e famiglie.
“Abbiamo bisogno di una spiritualità del coltivare la terra, che ci aiuti a riscoprirla come madre ed a lavorarla in modo sostenibile.
Dobbiamo riscoprire la nostra condizione di figli che, tramite essa, ricevono grati ogni giorno dal Signore ‘vino che allieta il cuore dell’uomo, olio che fa brillare il suo volto e pane che sostiene il suo cuore’.
‘Figli’ che lavorano, rendono fertile e custodiscono il dono della terra attraverso la rete delle imprese agricole familiari, dove esso può farsi presente nel contesto di relazioni umane improntate alla gratuità e alla condivisione, rese fertili dal grande dono che Dio ci fa del suo amore misericordioso”. Questa, si precisa nel Messaggio, “è la ricchezza a cui volgiamo lo sguardo, che invochiamo in questa Giornata del Ringraziamento”.
Alla Giornata del Ringraziamento parteciperà una folta rappresentanza della Feder.Agri-MCL, guidata dal Presidente nazionale del Movimento, Carlo Costalli.

Volpedo: l’idea di un popolo in cammino verso il futuro

Il pittore Walter Grassi ha donato al MCL piemontese un significativo suo quadro, appositamente realizzato e che ora impreziosisce la sede regionale. L’artista, noto a livello internazionale, ha colto l’invito del presidente regionale Mauro Carmagnola di dare evocativa rappresentazione ai lavori e ai lavoratori di oggi. Il maestro con il suo neodivisionismo attualizza (con originale intuizione, su carta paglia) la tecnica del Pellizza, autore del “Quarto Stato”. L’opera, infatti, riprende proprio dal Volpedo l’idea di un popolo in cammino verso il futuro. Grassi sceglie, però, volti fortemente individualizzati: a indicare la centralità della persona (di ogni singola persona) e del suo valore. C’è una visione ascendente, per richiamare la decisività dell’elevazione spirituale. Un’elevazione non astratta, ma concreta e incarnata. Non è casuale nell’economia globale della narrazione pittorica, ad indicare la provenienza da un’identità e da una storia, la presenza sullo sfondo della Chiesa della Salute in Torino così come appariva ai tempi dell’assedio del 1706, momento eroico della storia cittadina e sabauda. Torna alla mente Charles Péguy e il suo non contrapporre gli eroi e i santi.
I giovani – per Grassi “ambasciatori del Terzo Millennio” – sono ritratti con gli strumenti delle nuove prospettive lavorative e con una non casuale dominanza di bianchi e di blu.
Walter Grassi, classe 1937, eclettico autodidatta, ha frequentato anche lo studio di De Chirico e intrattenuto lunghi sodalizi con intellettuali di primo piano, tra cui Mario Soldati e Primo Levi. Cristiano evangelico, dalla Parola (parabola del Buon seminatore) trae ispirazione anche per questo quadro. Ha spesso ecumenicamente abbracciato, non solo in quest’occasione, i fratelli cattolici. Una sua opera, voluta dall’Acai, fu ad esempio donata a San Giovanni Paolo II. Al maestro va il grazie di tutto il MCL.


Giordania: un momento importante di testimonianza

Il nostro Movimento ha vissuto, nei giorni scorsi, un momento importante di testimonianza: un viaggio in Giordania, ospiti del Patriarca Emerito Fouad Twal. Un viaggio motivato per una visita all’Università di Madaba promossa dal Patriarcato stesso, dove il MCL ha una sua presenza di partecipazione e solidarietà. Un incontro molto bello e significativo che ha coniugato l’aspetto solidale con quello religioso. Il giornale Avvenire ha dato nei giorni scorsi un grande rilievo su questo momento; lascio quindi l’aspetto della cronaca per soffermarmi su qualche tema importante e consono al nostro carisma.
Mi piace, prima di tutto, mettere in luce l’incontro con gli studenti.
Abbiamo potuto partecipare a qualche lezione accademica, e ne abbiamo tratto la serietà con la quale i giovani vengono seguiti dai docenti e il tipo di rapporto degli alunni nei confronti dei loro professori.
Il secondo aspetto l’incontro con il corpo accademico. Il Presidente nazionale del MCL, Carlo Costalli, si è fatto portavoce delle nostre istanze, come associazione d’ispirazione cristiana, e nel dialogo che è maturato durante l’incontro tra il Rettore Magnifico e il Presidente sono emersi fattori convergenti su come sia possibile far crescere una generazione avendo come obiettivo fondamentale un’attenta formazione, quale risposta alle esigenze del tempo in cui i giovani vivono.
La terza attenzione è stata verso l’organizzazione dell’Università stessa, ma soprattutto nel dialogo fra i giovani pur con “fedi” diverse. Ci è stato detto che il 30% dei giovani sono cristiani e il 70% di religione musulmana. Il loro stare insieme, per quanto ci è stato dato di vedere, non ha fatto emergere alcuna differenza. Segno di profondo rispetto e di maturità.
Questo momento, vissuto insieme con un gruppo di noi, ancora una volta è stato il segno di quella “profezia” che tanni anni fa ha fatto nascere la nostra avventura. Uno stimolo a riaprire gli occhi su nostri giovani e aiutarli a camminare sulla strada del loro domani.

Il Direttore
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