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  Verso il XII Congresso Nazionale

Data di pubblicazione: Venerdì, 22 Novembre 2013

TRAGUARDI SOCIALI / n.62 Dicembre 2013 :: Verso il XII Congresso Nazionale

Un Movimento sempre più radicato sul territorio

è già tempo di Congresso e sta per concludersi per il nostro Movimento un quadriennio che è stato fecondo di iniziative, di attività e di risultati, durante il quale abbiamo percorso un altro tratto del nostro cammino, che dura da più di 40 anni - che abbiamo festeggiato con il Santo Padre - sempre più protagonisti nella società italiana e nel mondo cattolico. Nella stagione che abbiamo condiviso e che nel segno della continuità vogliamo proseguire, è importante sottolineare la linea della coerenza, della fedeltà alla Chiesa ed alla DSC, l’impegno riformista sui temi del lavoro e delle riforme istituzionali, assolutamente indifferibili, che hanno resa chiara e visibile la posizione del MCL nella sua essenza di movimento popolare, ecclesiale, sociale, di proposta e di servizio, che vogliamo proseguire con un progetto di rinnovamento, partecipato e condiviso al centro ed in periferia, per rafforzare la nostra presenza.
Nel nostro impegno associativo, dobbiamo essere ispirati dalla luce di Cristo che illumina la nostra azione, rafforzando la capacità di affrontare le questioni politiche e sociali di stringente attualità, in una prospettiva di speranza, facendo crescere l’umanizzazione integrale e la cultura dell’incontro e della relazione. E’ il modo cristiano di costruire e promuovere il bene comune e Papa Francesco ci ha ricordato come l’originalità della nostra tradizione culturale, la responsabilità solidale e il dialogo costruttivo, siano elementi su cui costruire una società vera, riconoscendo che l’altro è sempre un bene e una risorsa, superando l’incapacità di riconoscerlo, propria della stagione che viviamo, bloccati dalla contrapposizione ideologica, che rende tutto conflittuale. Recita la Lumen Fidei (cap. 55) “ … La fede illumina il vivere sociale essa possiede una luce creativa per ogni momento nuovo della storia perché colloca tutti gli eventi in rapporto con l’origine e il destino di tutto, nel Padre che ci ama ...”.
In questa stagione siamo chiamati a vivere ed operare per dare concreta attuazione alla prospettiva profetica della DSC, che ci dà la capacità di leggere i segni dei tempi e la trasformazione epocale in atto e che ci dà la forza per non arretrare rispetto alle sfide del presente. Prima di tutto sul tema del lavoro, ribadendo sempre che i mutamenti nella società non avvengono in modo deterministico, poiché il fattore decisivo e l’arbitro è sempre l’uomo. Sulla dimensione soggettiva del lavoro va sempre ben tenuta presente l’enciclica sociale Laborem Exercens dove il lavoro è considerato un bene dell’uomo, poiché mediante il lavoro l’uomo non solo trasforma la natura adattandola alle proprie necessità, ma realizza anche se stesso. Questo valore va recuperato, perché le letture economicistiche, da sole, non sono sufficienti a spiegare le dinamiche sociali e a trovare le soluzioni in tempi di grave crisi. Per questo ci vogliamo fare carico di riannodare le fila dei cattolici, continuando il percorso già avviato (Forum), rilanciandolo anche con soggetti nuovi e su basi nuove, per recuperare lo spirito e la voglia di impegnarsi per il Paese, quello stesso spirito che fu dei cattolici italiani alla fine della guerra.
Nella nostra dimensione interna, dovremo lavorare per il rafforzamento del nostro radicamento sul territorio, con la valorizzazione delle realtà di base, che facciano crescere un Movimento sempre più rappresentativo e diffuso, fatto di partecipazione e volontariato, che valorizzi la sua natura popolare. Un percorso da fare anche con i servizi, che ne sono parte essenziale, poiché il MCL ha scelto di non dividere le idee e la progettualità politica dalle opere, anzi, siamo convinti della necessità di un forte coordinamento e sinergia tra Movimento e Servizi, con l’obiettivo di essere con la gente e tra la gente, come solo un Movimento che trae origine dal popolo ed insieme ad esso ha inteso, e intende tuttora, operare nella costruzione di una società più giusta, può fare.
Una parola chiave del nostro Congresso sarà, dunque, “territorio”, come ambito privilegiato dell’attività e della nostra presenza, autenticamente popolare. è da questo livello di base che occorre ripartire per coinvolgere persone, richiamarle alla partecipazione, responsabilizzarle nella prospettiva del bene comune, cominciando dal rafforzamento della dimensione regionale e favorendo nuove articolazioni territoriali. La linea della presenza, caratterizzata dalla capacità di guardare al futuro in modo efficace e profetico, andrà ancor più coniugata con un altro tema fondamentale: la formazione, sulla quale già tanto si è fatto, ma che è sempre più strategica per il MCL. Per formare e formarsi, per potere essere protagonisti sul territorio dove le idee, le proposte e i progetti lanciati in questi anni dal MCL possono trovare concreta applicazione.
Il Congresso, dunque, ci dà una grande occasione di rilanciare la proposta dei Cattolici per l’Italia, ma al tempo stesso rappresenta una grande chiamata alla responsabilità per l’oggi, perché “Se non sei già il presente non sarai mai il futuro”.

Guglielmo Borri
Vicepresidente MCL
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