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  A Brescia la terza edizione della Winter School

Data di pubblicazione: Lunedì, 6 Marzo 2017

TRAGUARDI SOCIALI / n.83 Marzo / Aprile 2017 :: A Brescia la terza edizione della Winter School

“Il lavoro anzitutto”

Il lavoro come vocazione, opportunità, valore, fondamento di comunità e promotore di legalità.
Sono le cinque “prospettive” verso cui sono chiamati a guardare i cattolici italiani, in vista della prossima Settimana sociale, che si terrà a Cagliari.
Il MCL non resta a guardare ma agisce facendo proprie queste prospettive a partire dai propri giovani e dal riconoscimento del lavoro come valore, come dignità della persona, come base della giustizia e della solidarietà sociale.
Su queste riflessioni si è svolta la terza edizione della Winter School di Brescia, dal 2 al 4 marzo, intitolata al compianto Noè Ghidoni, vice presidente del MCL, in collaborazione con il Centro Ateneo per la Dottrina sociale della Chiesta dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Una tre giorni dal titolo “Il lavoro anzitutto”, espressione ripresa dal discorso del Capo dello Stato nel suo messaggio di fine anno (31 dicembre 2016). Il lavoro come fondamento di comunità, perché valorizza la persona all’interno di un gruppo, sostiene l’interazione tra soggetti, sviluppa il senso di un’identità aperta alla conoscenza e all’integrazione con nuove culture, generatrice di responsabilità per il bene comune.
Oggi più che mai, di fronte alla globalizzazione che porta alla quarta rivoluzione industriale, la Industry 4.0, diventa forte la necessità che quel modello di “lavoro degno” affermato dal Magistero sociale della Chiesa e dalla Costituzione italiana trovi un’effettiva attuazione nel rispetto e nella promozione della dignità della persona umana. Nelle varie sessioni, cui hanno aderito 45 giovani del MCL, tante sono state le considerazioni evidenziate dagli illustri relatori che si sono susseguiti apportando il loro contributo reale sulla questione del lavoro e, in particolare, sulla riaffermazione della centralità della persona.
E proprio come ha sottolineato Mons. Fabiano Longoni (Direttore dell’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della CEI), in un mercato sempre più caratterizzato da una progressiva centralità della robotizzazione che sta sostituendo la persona, si deve tornare all’uomo, lavorando per competenze e problem solving, in modo da restituire la dignità del lavoro ed evitare questa mutazione. Per fare questo, occorre dismettere il pensiero negativo. Occorre evangelizzare il lavoro e l’economia. Il lavoro deve essere vocazione, opportunità, valore, fondamento di comunità e promozione di legalità. “Un lavoro che innovi ma che non dimentichi l’uomo”, “l’innovazione tecnologica non può rimpiazzare il lavoro dell’uomo” così si è espresso il Presidente nazionale del MCL, Carlo Costalli, durante i lavori conclusivi della tavola rotonda di sabato, cui hanno preso parte il prof Lorenzo Ornaghi Presidente dell’Aseri - Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali dell’Università Cattolica, il prof Mario Taccolini Prorettore e membro del Comitato Direttivo del Centro di Ateneo per la DSC dell’Università Cattolica, il prof.Emanuele Massagli presidente di Adapt e il prof Evandro Botto Direttore del Centro di Ateneo per la DSC dell’Università Cattolica che ha coordinato i lavori.
Da queste giornate bresciane, dalla consapevolezza che è anche nostra la responsabilità di un nuovo umanesimo, il MCL rinnova il suo impegno di comunità cristiana sul tema del lavoro, interrogandosi sul senso e ponendosi come obiettivo l’emergere di tante buone pratiche che, a livello aziendale, territoriale e istituzionale, stanno già offrendo nuove soluzioni ai problemi del lavoro e dell’occupazione.
Un lavoro che ci “unge’ di dignità, ci riempie di dignità; ci rende simili a Dio, che dà la capacità di mantenere se stessi, la propria famiglia, di contribuire alla crescita della propria Nazione” (Papa Francesco).

Maria Pangaro
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