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  “PRIMATO DEL LAVORO, PARTECIPAZIONE, RESPONSABILITÀ

Data di pubblicazione: Venerdì, 5 Marzo 2010

TRAGUARDI SOCIALI / n.39 Gennaio / Febbraio 2010 :: “PRIMATO DEL LAVORO, PARTECIPAZIONE, RESPONSABILITÀ

MCL per un blocco sociale che orienti una stagione di riforme”. Mozione finale XI Congresso Nazionale MCL.

Le grandi problematiche etiche ed antropologiche che sono emerse negli ultimi decenni hanno una dimensione non soltanto personale e privata ma anche pubblica e non possono trovare risposta se non sulla base della corretta concezione dell’uomo e della sua natura trascendente. MCL è realmente convinto che sia necessario un impegno forte nel campo dell’etica pubblica superando quell’errato concetto di laicità che teorizza la divisione di competenze tra istituzioni civili e testimonianza ecclesiale non sapendo cogliere la portata della novità costituita dall’emergere delle attuali problematiche etiche ed antropologiche che, come dice il Papa nell’Enciclica Caritas in Veritate, sono diventate questioni sociali.
E’ così che difendere la dignità della persona, la giustizia e la pace ha un senso solo se si contrastano e si superano “le più diverse forme di disistima e violazione della vita umana, soprattutto se debole ed emarginata”. MCL, pertanto, intende rafforzare sempre più il proprio impegno in favore e a sostegno dei “valori non negoziabili” a partire dalla tutela della vita dal concepimento alla sua conclusione naturale e della famiglia quale società naturale fondata sul matrimonio tra uomo e donna; MCL chiede che vengano messe in atto concrete politiche in favore della famiglia, da tutti ormai considerata la vera risorsa per il Paese.
MCL riafferma con decisione la propria “linea della presenza”, intendendo operare per superare la diffusa tentazione di rinchiudere nel privato la dimensione di fede senza riconoscerne alcuna rilevanza pubblica, volendo con ciò contrastare l’egemonia della cultura relativista che, proprio partendo dalla assolutizzazione della libertà, può degenerare in totalitarismo aperto e insidioso. MCL rivendica, per i cattolici il diritto di proposta per una società non confessionale fondata su principi e valori che considera positivi per tutti.
MCL fa proprie le considerazioni svolte dal S. Padre nell’Enciclica Caritas in Veritate, secondo cui le difficoltà del momento, dovute principalmente alla mancanza di valori di riferimento e di ricerca del bene comune, vanno affrontate in chiave fiduciosa e responsabile piuttosto che rassegnata. La crisi economico-finanziaria va letta come uno dei tanti volti della crisi globale e dunque richiede una riposta altrettanto globale. Pertanto, occorre una radicale svolta culturale, un cambio netto di orientamento che abbia la forza di ricostruire il rapporto vitale tra etica ed economia, tipico dell’economia sociale di mercato, che ha come conseguenza la centralità del lavoro dell’uomo nel processo economico rispetto a quella degli strumenti siano essi il capitale o la finanza.
Il nuovo modello economico potrà avere solide fondamenta solo se costruito sull’economia e sul lavoro “reali”. In questa fase storica è per MCL obiettivo strategico l’elaborazione sul piano culturale, economico e sociale di un nuovo “umanesimo del lavoro” basato sull’etica della responsabilità e sull’impegno di ogni persona nel proprio lavoro; sulla cultura della partecipazione dei lavoratori nell’impresa in cui lavorano ed al benessere della comunità. Nel contempo MCL ritiene priorità assolute la sicurezza sui luoghi di lavoro e l’esercizio attivo dei diritti contrattuali e delle tutele sociali.
MCL, nell’ottica di affermare la priorità e centralità del lavoro per le persone, per le famiglie e per le comunità, si impegna a portare avanti in tutte le sedi l’ambizioso obiettivo di sostenere un welfare che garantisca i fondamentali diritti di cittadinanza attraverso il raggiungimento, anche in Italia, degli obiettivi indicati dalla strategia di Lisbona, ora più difficile a causa della crisi. Non sarà accettabile una ripresa dell’economia che non passi prioritariamente attraverso un ripristino e aumento dei livelli di occupazionale.
Si impegna inoltre a costruire un costante percorso di umanizzazione del lavoro nei diversi contesti e tipologie lavorative (contrastando la disgustosa piaga del lavoro nero) ed a giungere in tempi brevi ad un nuovo “Statuto per il Lavoro”.
MCL intende continuare con decisione nell’impegno assunto fin dalla sua fondazione, per ridare vigore, ad ogni livello, a tutti gli strumenti di democrazia economica: la contrattazione collettiva, la bilateralità, la concertazione, la partecipazione alla governance dell’azienda, e l’azionariato. Se la partecipazione è passaggio fondamentale per cambiare quelle presunte “regole” del mercato e dell’economia che ci hanno portato alla crisi in atto, il lavoro e la sua rappresentanza rimangono il cardine dal quale ripartire per modernizzare il sistema dei diritti e delle prestazioni sociali e per costruire una società buona, più democratica, che abbia l’obiettivo di perseguire la buona occupazione. Siamo, comunque, ad una svolta: la riforma della contrattazione avviata di recente ha ormai aperto la discussione sul come fare partecipazione, ponendo fine alla stagione del se fare partecipazione, come noi auspichiamo da tempo. E’ proprio in questo contesto che MCL promuove la cooperazione quale forma privilegiata di partecipazione responsabile e “strumento di elevazione morale e materiale dei lavoratori” come recita lo Statuto.
La politica risponde alla complessità ed alla dimensione dei problemi con la semplificazione e, spesso, con il populismo, captando le “pulsioni” dell’elettorato o cavalcando le paure ed i bisogni di sicurezza, cercando di rafforzare i poteri degli esecutivi rispetto all’azione del Parlamento perpetuando, inevitabilmente, l’onnipotenza delle leadership politiche, determinando così la contrazione di una reale capacità di incidere in modo risolutivo sulle questioni importanti ed impellenti. Viviamo il paradosso di una politica costretta a fare continue promesse per soddisfare le aspettative degli elettori, con l’impossibilità di mantenerle per l’indebolimento del ruolo degli Stati e per i vincoli crescenti sull’uso delle risorse pubbliche. MCL rileva come queste tendenze abbiano condizionato e, non di rado, sterilizzato le possibilità delle rappresentanze sociali di influenzare le scelte degli esecutivi verso le decisioni che direttamente o indirettamente le riguardano e abbiano penalizzato, di fatto, anche l’a fermazione di una democrazia partecipativa.
Non può e non deve essere più così.
MCL ritiene che le rappresentanze sociali che si ispirano alla Dottrina Sociale della Chiesa abbiano un’opportunità unica per contribuire al rinnovamento della nazione. Un’occasione che diventa precisa responsabilità per l’affermazione dei valori, per progetti condivisi ed alleanze sociali che devono vederci in prima fila.
E’ nostro dovere coniugare i valori, cioè il senso della nostra missione, con le competenze che rendono concreto e visibile il ruolo di servizio verso i lavoratori ed i cittadini, che rimane tra gli scopi primari di MCL e di altre associazioni. In questa ottica i corpi intermedi, ed MCL tra questi, sono chiamati ad una specifica soggettività esercitando un preciso ruolo politico attraverso l’affermazione dei principi di autonomia rispetto alla sfera politica ed istituzionale, del ruolo della sussidiarietà, del reciproco riconoscimento delle rappresentanze, del valore della mediazione al rialzo tra interessi di parte e quelli più generali.
MCL intende cogliere l’appello fatto dal Papa ai cattolici impegnati in ambito sociale, economico e politico affinchè contribuiscano alla formazione della classe dirigente italiana. Per questo ritiene necessario trovare sedi e percorsi per affermare i valori in cui crede attraverso il confronto con i Pastori della Chiesa, di riflessione approfondita per aggiornare l’analisi e la progettazione sociale, per favorire occasioni di formazione e aggiornamento, per confrontarsi con chi è impegnato nelle istituzioni su programmi e progetti che rafforzino l’agire comune. Per questo ha contribuito a dare vita al“Forum delle persone e delle associazioni di ispirazione cattolica nel mondo del lavoro” che si propone, nella forma di aggregazione laicale, di aggiornare analisi e progetti nell’ambito dell’appartenenza al mondo ecclesiale con l’ambizione di attivare convergenze più ampie in grado di influenzare e orientare un processo riformatore in Italia costituente una vera e propria alleanza per le riforme.
MCL si impegna a lavorare per far crescere il ruolo, le funzioni e le competenze del Forum, per rafforzare la dimensione del “noi” cercando di costruire un’identità comune, chiara e ben percepibile, per partecipare attivamente e concretamente al bene comune del Paese. Un’occasione di rilevante importanza sarà la celebrazione delle Settimane sociali che si terrà nel 2010 a Reggio di Calabria, per la definizione di una “Agenda per il Paese” a cui MCL non farà mancare il proprio contributo sia direttamente che attraverso l’impegno nel Forum.
MCL crede che sia necessario alimentare un clima di fiducia per avviare un processo di riconciliazione nazionale, condizione imprescindibile per innestare una stagione di riforme non più rinviabili.
MCL si impegna ad adeguare la propria organizzazione, a tutti i livelli, alla necessità di rispondere ad un sistema economico e sociale complesso e in continua trasformazione, ai bisogni diversificati degli associati attuali e potenziali, e di tutti i lavoratori, interrogandosi sulla qualità ed efficacia della presenza sul territorio per escludere, se ci fosse, il rischio di presentarsi come organizzazione “chiusa” e appesantita dalla burocrazia.
MCL si considera, con orgoglio, un’organizzazione popolare che conserva intatta la convinzione profonda di dover servire un popolo, per farlo crescere, nel suo insieme, sulla strada dello sviluppo integrale di tutti e di ciascuno. Ciò comporta dover rispondere a rilevanti e nuove sfide, ripensare alle forme di rappresentanza e rafforzare una presenza articolata e plurale nei differenti territori del Paese tenendo conto del rilevante decentramento amministrativo che ha assunto e assumerà ancor più una nuova e forte dimensione politica. MCL ritiene indispensabile accentuare l’impegno all’ascolto delle diverse realtà locali ed intensificare il progetto formativo unitario capace di rafforzare nei dirigenti e associati, il senso di un’appartenenza e riorganizzare le attività di servizio alla persona in tutte le nostre sedi superando l’ormai insufficiente e stantia polarizzazione su previdenziale e fiscale. A questo proposito MCL ribadisce la scelta di non dividere il movimento dai servizi, le idee dalle azioni, i progetti dalle opere.
Anche a livello locale, MCL intende ribellarsi a tutti i tentativi, palesi o striscianti, di delegittimazione di ogni forma di rappresentanza: da quella politica a quella sindacale fino a quella sociale.
MCL, per quanto riguarda l’attività da svolgere nel corso del prossimo mandato, ritiene di doversi concentrare su alcune priorità ed in particolare: Il consolidamento quantitativo e qualitativo delle articolazioni territoriali locali, avendo come riferimento l’applicazione dello statuto e delle stringenti normative riguardanti l’associazionismo di promozione sociale;
L’aggiornamento delle previsioni statutarie relative ai livelli regionali nell’ottica del rafforzamento di un ruolo “politico”;
L’incremento della partecipazione di donne e giovani nella diretta responsabilità gestionale del movimento, considerandoli una risorsa preziosa da non disperdere;
Il coinvolgimento degli enti di servizio nel complessivo progetto associativo;
Il rafforzamento della vocazione europeista e la conferma dell’attiva presenza nelle reti sovranazionali, con particolare attenzione all’area mediterranea ed alla crescita delle occasioni di dialogo;
L’allargamento della presenza tra i nostri lavoratori all’estero, esprimendo gratitudine per l’impegno appassionato e costante nel tenere alte cultura e tradizioni del nostro Paese e lo spirito associativo Mcl;
L’incremento dell’impegno sia operativo che formativo-culturale nei confronti della cooperazione internazionale allo sviluppo sia direttamente che in stretta collaborazione con Cefa-ong;
L’accoglienza dei lavoratori immigrati e rispettive famiglie coniugata con l’indispensabile rispetto della legalità, solidarietà e della giustizia che, come dice Papa Benedetto XVI nell’ultima Enciclica, è dovuta e non può essere spacciata per carità. MCL si impegna ad un’attenzione particolare nei confronti delle persone e delle comunità straniere cristiane, che rischiano di essere emarginate dai rappresentanti delle loro stesse etnie.
MCL conferma, sottolinea e ribadisce il suo sentirsi Chiesa non per tradizione ma per scelta, rifuggendo il rischio di un’organizzazione del solo fare ed evitando lo smarrimento di fronte ai cambiamenti ed alla complessità dei problemi, piuttosto ripartendo convintamente a progettare, a delineare nuovi percorsi capaci di rilanciare il significato ideale ed il valore nient’affatto strumentale della sua presenza e del suo agire.
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