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  UE: superare il modello tecnocratico per una visione popolare

Data di pubblicazione: Mercoledì, 14 Novembre 2018

TRAGUARDI SOCIALI / n.91 Settembre / Novembre :: UE: superare il modello tecnocratico per una visione popolare

Conclusa a Strasburgo la X edizione della Summer School

“L’Europa deve essere cambiata, perché così com’è non funziona, ma deve essere cambiata dall’interno. Il progetto europeo non deve concludersi, ma deve essere rilanciato secondo la cultura popolare che ha ispirato i fondatori dell’Unione. La vera sfida è superare il modello tecnocratico per rimettere al centro i popoli e le persone, rappresentati da questa grande istituzione che è il Parlamento Europeo”.
Con queste parole pronunciate dal Presidente del MCL, Carlo Costalli, durante la visita alla sede del Parlamento Europeo di Strasburgo, si è conclusa la X edizione della Summer School, frutto della collaborazione tra il Movimento Cristiano Lavoratori e il Centro di Dottrina Sociale della Chiesa dell’Università Cattolica del “Sacro Cuore”, e dedicata ai giovani dirigenti del MCL.
Una decisa presa di posizione che rappresenta al tempo stesso il giudizio sintetico di questa lunga Summer School che ha avuto per tema “Disagi e prospettive dell’Europa di oggi.
Sfide e opportunità” e si è svolta in più sessioni.
La Summer School è stata aperta nel mese di maggio dalla prolusione del prof. Lorenzo Ornaghi, presidente dell’Aseri e già Ministro dei Beni Culturali e Rettore dell’Università Cattolica, durante i lavori del Consiglio Nazionale del MCL: una prolusione che ha dato le linee di lettura per un tema complesso e delicato come quello che riguarda l’Unione Europea, soprattutto un tema in cui disinformazione, semplificazioni, e vera e propria mancanza di conoscenza delle realtà politiche e istituzionali, si intersecano generando una coltre di inesattezze, e spesso falsità, che impediscono di vedere l’Unione per quello che in realtà è, con i suoi pregi e i suoi difetti. Proprio per andare oltre questa coltre di fumo, la decima edizione della Summer School si è concentrata sulle criticità e le opportunità dell’Unione Europea, sulla realtà dei processi politici ed istituzionali che la coinvolgono, con uno sguardo di prospettiva capace di superare le angustie di un dibattito viziato dall’ideologia.
Così la sessione milanese di giugno si è concentrata sul riportare il dibattito nelle sue giuste linee guida per rilanciare il progetto della casa comune europea, come è emerso durante la tavola rotonda finale alla quale hanno partecipato il presidente Carlo Costalli, Mons.Giampaolo Crepaldi, Arcivescovo di Trieste e presidente dell’Osservatorio Cardinale Van Thuan; il prof. Mario Taccolini, Prorettore dell’Università Cattolica ed il membro del Parlamento Europeo Massimiliano Salini.
Un giudizio ribadito nella sessione conclusiva di ottobre, a Strasburgo, e con la visita alla sede alsaziana del Parlamento Europeo. Ai lavori conclusivi hanno partecipato il giornalista Domenico Delle Foglie e il prof. Franjo Topic, presidente della storica fondazione Napredak di Sarajevo con cui il MCL collabora da anni nei Balcani.
La sessione conclusiva è stata caratterizzata dalla visita al Parlamento Europeo durante la quale i giovani dirigenti del MCL hanno avuto l’opportunità di toccare con mano le istituzioni europee e incontrare, fra gli altri, il Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani, Elmar Brok, più volte presidente della Commissione Esteri del Parlamento Europeo, e altri eurodeputati.
Come le parole del presidente MCL Costalli avevano sintetizzato, il progetto europeo pur con tutti i suoi limiti, i suoi difetti, pur nei tanti aspetti da correggere, pur nella necessità di un cambiamento di modello, continua a rappresentare la via per un futuro di pace e di sviluppo per i popoli europei e un faro per il mondo intero.
Si tratta di un giudizio corroborato dalle riflessioni emerse durante la Summer School e dagli organi del MCL, ma soprattutto radicato nell’esperienza e nelle scelte fatte e ribadite dal Movimento.
Il MCL è stato europeista fin dal principio, ha sempre avuto a cuore le sue sedi estere (europee e non solo), ha sempre dato una prospettiva europea ad ogni sua iniziativa, mantiene alta l’attenzione sulla questione balcanica e mediterranea attraverso la sua presenza e le sue riflessioni, collabora a livello europeo con altre organizzazioni e si interfaccia con le istituzioni europee. Il MCL ha un vissuto con il quale può testimoniare il bene che il progetto europeo rappresenta per tutti noi e che invita, di fronte alle difficoltà, a non rinunciare, ma a rilanciare l’Unione Europea. è urgente e necessario superare il modello tecnocratico e ritornare ad una visione popolare, la visione con cui l’UE è nata affinché le sfide siano superate e le opportunità colte, una prospettiva “alta” con cui guardare le prossime elezioni europee.

Giovanni Gut
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