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Traguardi Sociali

Stai sfogliando il n.83 Marzo / Aprile 2017

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  Taccuino

Data di pubblicazione: Martedì, 28 Febbraio 2017

TRAGUARDI SOCIALI / n.83 Marzo / Aprile 2017 :: Taccuino

Taccuino

UN ULTERIORE CONTRIBUTO DEL MCL PER L’ERITREA: L’ACQUA AI BAMBINI
L’impegno che il MCL si è assunto - in collaborazione con le Suore Cistercensi di Asmara - in favore della popolazione dell’Eritrea non conosce sosta. Da anni ormai il MCL è impegnato in questo Stato che è uno dei più chiusi al mondo e dove vige incontrastato un regime autarchico. Una situazione esasperata da condizioni economiche drammatiche che induce i cittadini a fuggire in massa dal Paese rischiando la morte.
Ad Adisfeda (una zona desertica a circa 25 km da Asmara), accanto a tutte le opere già donate con il contributo del MCL grazie ai fondi del 5 x mille, è stato riattivato il pozzo per l’acqua: un elemento fondamentale di vita per tutti, ma soprattutto per i tanti bambini che affollano la scuola materna. Un altro spiraglio di luce e speranza.

COSTALLI DOCENTE ALLA WINTER SCHOOL “L’ARTE DELLA POLITICA”
E’ ormai dal 2009 che l’Associazione Difendiamo il Futuro - per rispondere all’esigenza sempre più diffusa di informazione culturale e politica - organizza la Winter School - l’Arte della Politica -: una scuola di formazione culturale, sociale e politica per fornire alla persona, nella sua dimensione di cittadino dotato di intelligenza critica, gli strumenti per essere protagonista del suo tempo, in grado di muoversi con competenza, attenzione e curiosità all’interno delle dinamiche sociali in cui vive. Tutti gli argomenti vengono affrontati da docenti universitari di riconosciuto valore accademico e da professionisti di settore.
Alla IX Edizione della Winter School dedicata al tema “Al lavoro!
Al lavoro!” - il lavoro nelle sue varie prospettive umane, sociali ed economiche - tra i docenti è stato chiamato il presidente del MCL Carlo Costalli che ha tenuto una lezione nella terza sessione, domenica 12 marzo, sul tema: “Il mercato del lavoro oggi e la crisi della rappresentanza”.

A MALTA IL CONGRESSO PPE
Malta si prepara ancora una volta a ricevere i leader del PPE che dal 29 al 30 marzo si incontreranno a La Valletta per celebrare il Congresso del Partito Popolare Europeo, che sarà significativamente intitolato “Let us succed togheter” e sarà focalizzato sulla politica estera e sulla sicurezza europee.
Il Congresso costituisce l’organo decisionale supremo del partito ed è composto dai delegati designati dei partiti membri PPE e dei partiti membri soci, così come dalle associazioni e dei gruppi membri.

UN SACERDOTE AI VERTICI DELL’UNIVERSITà DI STRASBURGO
Lo scorso dicembre l’ateneo di Strasburgo ha eletto presidente Michel Deneken, sacerdote cattolico già decano della facoltà di teologia, con 29 voti contro i 9 dell’altra candidata, Hélène Michel.
Deneken, alsaziano d’origine, è stato decano della facoltà di teologia cattolica dal 2001 al 2009 e, in quello stesso anno, è stato eletto vicepresidente del consiglio di amministrazione d’ateneo.
Potrebbe apparire una notizia di ordinaria amministrazione nell’ambito accademico ma da allora tiene ancora banco sui media francesi.
“La candidatura di un prete, e teologo, suscita le nostre più vive riserve” aveva dichiarato il Sindacato nazionale dei docenti (molto impegnato per la soppressione della facoltà di teologia nell’università d’Alsazia), cui sono seguite dichiarazioni simili come quelle di chi ha considerato la sua elezione un pericolo per la ricerca frutto di “un’autentica confusione tra religione e scienza” e “un’ulteriore violazione del principio di laicità nello spazio pubblico”.
La stragrande maggioranza dei docenti, però, la pensa diversamente come Pierre Litzer, decano della facoltà artistica, che a Le Monde ha dichiarato “dall’esterno il fatto può essere considerato una stranezza”, ma “un buon docente universitario sa che in ateneo deve abbandonare le proprie convinzioni ideologiche ed è ciò che Deneken ha sempre fatto”. Le reazioni sono comunque molto contrastanti, c’è chi minaccia ricorsi e chi ancora oggi non si arrende, qualcuno è arrivato a chiedersi se questa elezione non costituisca un grave precedente all’interno di uno Stato, come quello francese, che ha fatto della laicità una bandiera. Ma in molti sono favorevoli o neutrali alla nomina: “Non sapevo neppure che fosse un prete, un buon segno di serietà accademica” è stato il commento a Le Figaro di Jean-Loup Salzmann, presidente della CPU, l’organismo di rappresentanza dei presidenti delle università di Francia, secondo la quale l’elezione di Deneken non solleva alcun tipo di problema.
Deneken ha commentato la nomina come “il risultato di un lavoro condiviso e apprezzato dai colleghi di tutti i dipartimenti, senza differenze tra discipline umanistiche e scientifiche”. Tre i suoi obiettivi prioritari: promuovere il successo degli studenti, la realizzazione personale di docenti e amministratori e, infine, la qualità dell’ateneo rafforzando le linee di ricerca e l’attrattiva per studenti e ricercatori, consolidando le collaborazioni in atto. Un programma che, evidentemente, è stato molto apprezzato a Strasburgo.

L’opera del MCL sul Servizio Civile

Continua l’opera del MCL per il Servizio Civile nazionale con nuovi progetti che hanno avuto inizio in data 10 gennaio 2017. Un anno, questo, ricco di tante iniziative progettuali anche in ambito del programma europeo di Garanzia Giovani e non solo perché il 2 febbraio si è concluso forse il più importante percorso di Servizio Civile: il bando straordinario per il Giubileo della Misericordia. In tale occasione si è svolto un Simposio dal tema “ I Volontari MCL: quali prospettive? Testimonianze, proposte, futuro impegno” e ai lavori ha preso parte il dott. Raffaele Michele De Cicco Capo dell’Ufficio del Servizio Civile Nazionale, il quale ha espresso pieno compiacimento sulle attività e modalità con cui il MCL svolge il Servizio Civile nel rispetto delle direttive dell’Ufficio Nazionale.
Tanti sono giovani che si avvicinano al nostro Movimento grazie a questa opportunità che non è solo formativa ed educativa ma fatta di condivisione ed esperienze che arricchiscono la quotidianità dei volontari che decidono di prestare il servizio nelle nostre strutture. Una scommessa questa, del Movimento, una importante e spesso unica occasione di crescita personale, una possibilità di contribuire allo sviluppo sociale, culturale ed economico del nostro Paese. Chi sceglie di impegnarsi per dodici mesi nel Servizio civile volontario, sceglie di aggiungere un’esperienza qualificante al proprio bagaglio di conoscenze, spendibile nel corso della vita lavorativa, quando non diventa addirittura opportunità di lavoro, nel contempo assicura una sia pur minima autonomia economica.
Inoltre il Servizio Civile rappresenta anche un’esperienza di cittadinanza attiva con una forte valenza educativa e formativa, grazie alla partecipazione a progetti di solidarietà, cooperazione e assistenza.


“La Parola è un dono. L’altro è un dono”

Le diocesi del Sud-Italia hanno celebrato un importante convegno che ha messo in evidenza tutte le problematiche del lavoro oggi, dall’occupazione alla disoccupazione. L’attenzione, naturalmente, era rivolta ai giovani, alle loro difficoltà di inserirsi nelle attività produttive del Paese, ed aveva come obiettivo di individuare nuovi percorsi e nuovi spazi e nuovi interessi di lavoro, capaci di diventare risposta reale ai problemi di oggi. Se non c’è lavoro non c’è occupazione; se non ci sono stimoli e interessi non c’è lavoro; se non si esce dalla cultura ‘dell’assistenza’ non nasce ‘la voglia’ del nuovo.
Tutto questo sarà possibile ‘iniettando’ nei giovani la voglia di crescere impegnandosi, iniziare un percorso nuovo con la cultura necessaria dell’imprenditorialità, che li fa essere ricercatori-protagonisti seri del loro domani: l’aiuto dello Stato in questo è un investimento per uscire dall’immobilismo culturale.
La Chiesa in questo convegno si è “fatta prossimo"; esercitando una profezia che offre a vari titoli opportunità nuove e diverse; ci richiama tutti, credenti e non, ad un’attenzione seria ai problemi del lavoro e del lavoro giovanile al Sud, e trova il coraggio di offrire spunti non solo di dibattito ma di nuove soluzioni per il Sud del Paese.
“Non si può e non si deve scappare”, ci si deve impegnare con serietà, e con gli strumenti che ancora oggi offrono possibilità alternative, ma intelligenti.
In questi giorni, a Napoli, il MCL è stato chiamato, attraverso l’intervento apprezzato e condiviso del proprio presidente, Carlo Costalli, a rappresentare gli stimoli di riflessione e le istanze anche a nome delle altre associazioni di comune ispirazione.
Il dibattito a Napoli è iniziato. Per il Movimento comunque è diventato un impegno serio verso la società civile e verso la Chiesa. Il richiamo a valori condivisi, alla testimonianza personale di questi valori, e a dar corpo e visibilità di ciò che si propone, è anche questo un modo per stimolare la riflessione e avviare eventuali percorsi capaci di aggregare anche i bisogni delle persone a tutti i livelli.
La serenità del dibattito di queste giornate, che hanno visto la presenza di tantissimi pastori delle diocesi del Sud e della Presidenza della Cei, ha trovato conferma nel coraggioso discorso del Segretario generale della Cei, Mons. Nunzio Galantino che, come è stato confermato da tutti i partecipanti, troverà continuità e spazio nelle giornate della Settimana Sociale dei Cattolici Italiani che si terrà a Cagliari nel prossimo autunno.
Questo anelito di impegno e di testimonianza, il Papa Francesco ci invita a riprenderlo con il messaggio di Quaresima di questo 2017 “la Parola è un dono.
L’altro è un dono”. Il Papa pone la sua riflessione sulla parabola dell’Uomo ricco e del povero Lazzaro (Lc, 16, 19-31).
Vi riporto alla lettura di questo bellissimo messaggio dove, dice il Papa, Lazzaro ci insegna che l’altro è un dono: “il primo invito che ci fa questa parabola è quello di aprire la porta del nostro cuore all’altro, perché ogni persona è un dono, sia il nostro vicino sia il povero sconosciuto”. Quanti Lazzaro troviamo lungo la nostra strada, quanta indifferenza e sufficienza, spesso giustificate da altri impegni che però non sono sulla strada che percorriamo invitati dal Cristo. Facciamo in modo di non tranquillizzarci la coscienza permettendo che i “nostri Lazzaro” si cibino delle nostre briciole, cerchiamo una sedia e avviciniamoli al tavolo, con una caratteristica che è cristiana: “serviamoli”.

Il Direttore
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