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  A Brescia la Winter School 2018

Data di pubblicazione: Giovedì, 15 Marzo 2018

TRAGUARDI SOCIALI / n.88 Marzo / Aprile 2018 :: A Brescia la Winter School 2018

"Lavoro e formazione: una sfida per l’educazione in un mondo che cambia"

Lavoro e formazione: una sfida per l’educazione in un mondo che cambia” è stato il tema della Winter School “Noè Ghidoni”, frutto della collaborazione tra il Movimento Cristiano Lavoratori e il Centro di Ateneo per la Dottrina Sociale della Chiesa dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, che si è svolta nella sede bresciana dell’Università Cattolica dal 22 al 24 febbraio. La Winter School edizione 2018 è stata aperta dal saluto del vescovo di Brescia, Mons. Pierantonio Tremolada, il quale ha posto l’accento sull’esigenza di un percorso formativo che, proprio come quello proposto dal MCL, metta al centro l’educazione della persona, e in particolare dei giovani.
La Winter School, che si inserisce nel percorso di alta formazione dei giovani dirigenti del MCL, ha ribadito lo stretto legame tra formazione e lavoro in un momento in cui molti mettono in dubbio il ruolo dell’educazione, sostenendo che troppa formazione faccia male.
Sempre più di frequente si sente dire che il rapporto tra formazione e lavoro sia di carattere funzionale (cosa contraddetta da tutti gli indicatori nazionali e internazionali, oltre che dal buon senso): mi formo per lavorare. Mentre il rapporto tra formazione e lavoro, pur tenendo conto di questo fattore, ha una natura ben diversa: la formazione infatti coinvolge l’educazione della persona, vero e primo obiettivo, un’educazione che prepara la persona al mondo del lavoro, ma soprattutto ad essere protagonista della società, a prendersi cura del bene comune.
Sono, questi, alcuni degli aspetti che i relatori, da diverse prospettive, hanno sottolineato, a partire dal Prorettore dell’Università Cattolica Mario Taccolini il quale, da una visione storica, ha messo in evidenza come nella storia del cattolicesimo italiano il legame formazione-educazione-lavoro abbia sempre messo al centro lo sviluppo integrale della persona.
I professori Pierluigi Malavasi e Vito Moramarco hanno quindi mostrato lo stretto e concreto legame esistente tra formazione e lavoro - anche in una prospettiva universitaria -: un legame capace di rispondere alle sfide del presente, dare gli strumenti per affrontare un mondo del lavoro che punta non sul posto fisso ma sulla continuità lavorativa e sulla capacità di cambiare. Il prof. Sergio Martinoia ha invece mostrato le potenzialità e le criticità della cosiddetta ‘industria 4.0’, spiegando come la robotica influirà non solo nei sistemi produttivi ma nella nostra realtà di tutti i giorni. In questo contesto è evidente l’importanza di puntare sullo sviluppo delle proprie competenze per poter affrontare il cambiamento, come è emerso dagli interventi delle professoresse Maria Rosaria Mancinelli ed Emanuela Bonelli.
La concretezza di una storia capace di cambiare la realtà mostrando come la speranza sia qualcosa di concreto, è stata la testimonianza delle suore operaie della Santa Casa di Nazareth.
Dalle relazioni e dalle testimonianze è emerso il carattere decisivo di una buona formazione per la vita della persona e della comunità, ossia un’educazione capace di incidere e di aprire al lavoro. Fattori, questi, ripresi durante la tavola rotonda che ha chiuso la Winter School, coordinata dal direttore del Centro di Ateneo per la Dottrina Sociale della Chiesa Evandro Botto, cui hanno partecipato: Carlo Costalli, presidente del MCL; Lorenzo Ornaghi, già rettore dell’Università Cattolica e Ministro dei beni culturali; Andrea Tornielli, vaticanista de “La Stampa” e coordinatore di “Vatican Insider”; Michele Rosboch, professore associato di Storia del diritto medievale e moderno dell’Università di Torino.
Nel suo intervento il presidente del MCL ha sottolineato e ribadito l’impegno del Movimento nell’educazione, come testimonia la pluriennale collaborazione tra MCL e Università Cattolica, che ha portato prima alla Summer School e poi alla Winter School, veri e propri percorsi d’eccellenza nella formazione. Allo stesso tempo, pur mettendo in evidenza i problemi attuali e le difficoltà che il Paese attraversa, la Winter School 2018 ha rilanciato un messaggio di speranza concreta che ha alla base l’impegno per i giovani e di tanti giovani, che è alla base anche dell’impegno del MCL.
Il prof. Lorenzo Ornaghi ha fatto notare i mutamenti che hanno coinvolto il nostro sistema educativo con una progressiva riscoperta di una formazione che, oltre alla conoscenza, mette a tema il saper fare attraverso esperienze lavorative concrete. Per Andrea Tornielli non bisogna dimenticare l’importanza dell’avere un maestro nella crescita personale e professionale dei giovani, sia nello studio che nel lavoro: un accenno all’importanza dei rapporti umani, non solo istituzionali, nell’educazione. Infine il prof. Michele Rosboch ha portato, tra le altre cose, la testimonianza di chi è impegnato quotidianamente nel sistema educativo e, pur riconoscendone le tante criticità, riesce comunque a vedere le immense capacità dei giovani, se ridestati da una proposta seria di essere protagonisti anche nel mondo del lavoro.
Con queste sfide e con queste proposte si sono confrontati i giovani dirigenti del MCL: proposte che, restituite alle realtà dalle quali provengono, si spera possano diventare patrimonio comune e humus su cui far germogliare proposte nuove e innovative.

Giovanni Gut
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