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Protocollo MCL e Centro Internazionale per la Pace Assisi
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Data di pubblicazione: Lunedì, 26 Settembre 2005
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Il Movimento Cristiano Lavoratori e il Centro Internazionale per la Pace fra i Popoli, ad Assisi per l'appello alla Pace
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Movimento Cristiano Lavoratori e Centro Internazionale per la Pace fra i Popoli
INSIEME PER IL MILLENNIO
La fine del millennio aveva visto suscitare in molti la speranza della pace ma l’illusione generata con la caduta del muro di Berlino è ben presto svanita.
Abbiamo conosciuto nuove guerre ed altre sembrano non aver mai fine: la pace nel mondo è ancor oggi minacciata e molti sono gli scenari di sofferenza e di miseria che siamo costretti a vedere.
Mentre cresce sempre di più in tutti noi la consapevolezza dell’interdipendenza del destino dei popoli del mondo si va affievolendo la condivisione di un’autentica cultura della pace.
Alcuni esternano, di tanto in tanto, sentimenti esasperati, ingigantiti e strumentali: così viene rafforzato un alibi perbenista che si spegne con la fine della marcia che appare come un surrogato capace di disegnare una presa di coscienza disarticolata da ogni vincolo di solidarietà vera e concreta.
Altri si rifugiano dietro un altrettanto sterile e distaccato perbenismo; respingono il richiamo della “piazza” con una manifesta vocazione per un’alternativa che finisce col vanificare segni comunitari di tangibile concorso.
Entrambe queste posizioni finiscono col disperdere una stagione di impegno autenticamente ispirata alla costruzione del bene comune ed il tratto di un individualismo sfrenato finisce col prevalere e determina, con forza sempre più marcata, nei singoli e nelle comunità, una logica neocorporativista e liberista che sembra annullare tutte le grandi speranze che il pontefice Giovanni XXIII aveva saputo infondere, quaranta anni fa, con l’enciclica “PACEM IN TERRIS”.
Da Assisi, terra di S. Francesco e cuore del mondo per la pace, che Giovanni Paolo II ha voluto consacrare con la preghiera, chiamando a raccolta i capi di tutte le religioni.
Il MCL ed il Centro internazionale per la Pace Fra i Popoli
VOGLIONO
Risvegliare anche nel nostro Paese un autentico spirito di pace all’interno della cultura della nostra società, sempre più secolarizzata, per una società più giusta e più umana ed attenta alle questioni sociali;
CONDANNANO
Ancora una volta l’uso della violenza, del terrorismo e della guerra quali strumenti di risposta per ottenere la giustizia sociale e la pace;
VOGLIONO POTER RIAFFERMARE
Con forza i valori della pace fondata sulla dignità della persona umana e cementati dalla solidarietà che è, in questa epoca, così come ci insegna Giovanni Paolo II, il “vero nuovo nome della pace” autentica;
CREDONO
Che sia urgente aprirsi, senza indugi ulteriori, ad un’educazione europea e planetaria poiché essa sta alla base di ogni piano di sviluppo e la fame “di istruzione non è meno deprimente della fame di alimenti”;
OPERANO
Congiuntamente, in ogni parte d’Italia e del Mondo, per favorire una qualità dello sviluppo che non possa più identificarsi nell’azione di educazione alla modernizzazione ma si fondi sul rispetto delle culture e promuova l’uomo e la sua umanità in tutte le diverse dimensioni;
CONCORRONO
A rafforzare esperienze di solidarietà effettiva con uno sforzo contributivo che si colloca interdipendente al principio di sussidiarietà e si proietta verso una concreta stagione di impegno per realizzare il bene comune.
Gianfranco COSTA Carlo COSTALLI __________________________________ Presidente Centro Intern.le Presidente MCL per la Pace fra i Popoli
Da Assisi, 9 ottobre 2002 646° giorno del millennio della pace
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