NOME UTENTE        PASSWORD  

Hai dimenticato la tua password?

Nell'ultimo numero di Traguardi Sociali:
Traguardi Sociali

Stai sfogliando il n.26 Maggio / Giugno 2007

Leggi la rivista in formato pdf Cerca numeri arretrati in archivio
.PDF Numero 26 (5149 KB) Sfoglia l'archivio di Traguardi Sociali Sfoglia l'archivio di Traguardi Sociali

  Nuovi approcci alla questione sociale in Bosnia Erzegovina

Data di pubblicazione: Sabato, 16 Giugno 2007

TRAGUARDI SOCIALI / n.26 Maggio / Giugno 2007 :: Nuovi approcci alla questione sociale in Bosnia Erzegovina

A Sarajevo Conferenza su dialogo e integrazione europea


A SARAJEVO CONFERENZA SU DIALOGO E INTEGRAZIONE EUROPEA
NUOVI APPROCCI ALLA QUESTIONE SOCIALE
IN BOSNIA ERZEGOVINA



       Con un messaggio di ottimismo sul futuro della Bosnia Erzegovina lanciato dal Cardinale Vinko Puljic si è aperta, il 18-19 maggio a Sarajevo, la Conferenza Internazionale che il nostro Movimento ha promosso insieme a Napredak per avviare una nuova stagione di dialogo in quel Paese che ancora soffre per le ferite della   guerra recente e per la lunga dittatura comunista.

       Il Cardinale ha così delineato il quadro nel quale si è venuto a calare il convegno: “senza dimenticare il passato”, ha detto, “bisogna lavorare tutti alla costruzione di una nuova convivenza civile: la Bosnia Erzegovina ha nei giovani le sue risorse e le sue speranze”.

       I lavori, che si sono celebrati nella sala del parlamento di Sarajevo, hanno poi visto, nella ricerca di una strategia adeguata per lo sviluppo sociale, convergere i partecipanti che hanno voluto sottolineare come oggi lottare contro la povertà ed attivare nuove azioni di coesione e inclusione sociale sia indispensabile per poter costruire un Paese nuovo.

       Alla costruzione di una nuova stagione proiettata verso l’integrazione europea aveva fatto riferimento anche il Presidente Mcl Carlo Costalli che aveva ritenuto “innaturale il grande buco nero nei Balcani” ed auspicato “un processo di avvicinamento alla U.E. che permetta al più presto di vivere nuove stagioni di prosperità e di pace”.

       Durante i lavori della Conferenza – cui hanno portato un contributo anche Piergiorgio Sciacqua ed il Presidente dell’Eza Raf Chanterie – i rappresentanti delle più alte cariche istituzionali hanno assicurato che il tema del “nuovo dialogo sociale in Bosnia Erzegovina” sarà il campo di lavoro dei prossimi mesi”.

       Il Presidente di Napredak, Franjo Topic, che aveva convocato la Conferenza, ha invece sottolineato l’importanza della presenza di molti Diplomatici e rappresentanti della società civile ma, ha aggiunto, è soprattutto nella partecipazione di sindacalisti cattolici croati, serbi e musulmani “che il tavolo diventa ancor più qualificato e dimostra quanta sia la voglia di una grande svolta nella costruzione di una nuova società”. Franjo Topic ha poi chiesto di lottare contro il lavoro nero e di rafforzare i protagonisti del dialogo sociale perché “la loro debolezza, e soprattutto quella dei rappresentanti del settore privato, non permette quella determinazione che è necessaria per realizzare una nuova cultura del lavoro, aiutare la democrazia e vincere l’emergenza nel suo approccio con la giustizia”.

       La grande eco che ha avuto la conferenza – i giornali e le televisioni vi hanno dato un grande risalto – testimonia come intorno ad una ricerca di “strategia nuova” gli attori sociali si sappiano ritrovare per attivare nuove politiche di sviluppo e coesione sociale.

       Il contributo che il Mcl ha portato per la riconciliazione ed il dialogo non sarà circoscritto: da tempo, oltre alle analisi dei nostri seminari, stiamo sperimentando forme concrete di solidarietà che, ha concluso Carlo Costalli, ci porteranno ancora ad essere a fianco di Napredak per favorire la crescita della società civile e la rivalutazione del ruolo delle organizzazioni dei lavoratori: da queste premesse può davvero nascere una stagione di coesione civile.


Piergiorgio Sciacqua

 Torna ad inizio pagina 
Edizioni Traguardi Sociali | Trattamento dati personali