NOME UTENTE        PASSWORD  

Hai dimenticato la tua password?

Nell'ultimo numero di Traguardi Sociali:
Traguardi Sociali

Stai sfogliando il n.26 Maggio / Giugno 2007

Leggi la rivista in formato pdf Cerca numeri arretrati in archivio
.PDF Numero 26 (5149 KB) Sfoglia l'archivio di Traguardi Sociali Sfoglia l'archivio di Traguardi Sociali

  Emmaus

Data di pubblicazione: Lunedì, 18 Giugno 2007

TRAGUARDI SOCIALI / n.26 Maggio / Giugno 2007 :: Emmaus

Rubrica di Mons. Francesco Rosso


EMMAUS


       Il dono della Pentecoste appena celebrata, la festa della Trinità Santissima, invitano i credenti a ritrovare l’amore del Padre per riaver dato lo Spirito Santo promesso, forza della Chiesa chiamata a testimoniare il Signore “fino all’estremo confine della terra”. La contemplazione della Trinità in un’unica celebrazione, consente ai credenti il giusto risalto e la venerazione verso Dio Padre, Creatore, Gesù Redentore, lo Spirito Santo d’Amore, che “procede dal Padre e dal Figlio e con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato e ha parlato per mezzo dei profeti”. Così recitiamo nel “Credo” durante la Santa Messa: ma oggi parla per mezzo nostro, perché attraverso di noi si rende presente e visibile la salvezza operata da Cristo Signore. Il tempo Pasquale, così conclude il ciclo liturgico, e si ritorna al tempo ordinario delle celebrazioni. Ordinario che però trova la sua “straordinarietà” dal nostro vivere, dal nostro operare come cristiani di questo tempo.

       Un tempo che ha ancora bisogno di gesti, di richiami, un tempo necessario a scuotere il torpore dei credenti spesso assuefatti nelle abitudini e poco propensi a dare “ragione della speranza che è in noi”.

         Devo tuttavia mettere in risalto un segno di questi tempi: “La festa della famiglia” che come movimento ci ha visto impegnati a mettere in luce, con la nostra presenza, numerosa alla manifestazione, i valori aggreganti della famiglia, che se vissuti in tutta la loro interezza rispecchiano la stessa presenza della Chiesa nella società: “famiglia piccola Chiesa”. Forse occorre che la famiglia si riappropri del modo di educare, del crescere in “saggezza e amor di Dio”, soprattutto dobbiamo ritornare a pregare insieme nelle nostre famiglie, riprendere il confronto che è dialogo di maturità e di crescita. Occorre che la famiglia torni ad essere il perno, attorno al quale ruota la quotidianità. La famiglia deve farsi carico di cambiare le “brutture “ di una società disattenta. Così sarà una festa ogni volta che si vivrà l’amore che nasce e che cresce stando insieme. Che lo Spirito Santo ci guidi.


Don Checco


 Torna ad inizio pagina 
Edizioni Traguardi Sociali | Trattamento dati personali