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  Coerenza

Data di pubblicazione: Sabato, 26 Novembre 2005

TRAGUARDI SOCIALI / n.17 Settembre / Ottobre 2005 :: Coerenza

Coerenza


COERENZA


       Essendo stati ‘proporzionalisti’ (assolutamente isolati) fin dai primi anni ’90, Quando il maggioritario veniva additato come panacea di tutti i mali, e avendo cercato negli anni seguenti di tenere aperto su questo, pur fra tante diffidenze, un barlume di dibattito, abbiamo la presunzione oggi, a torto o a ragione, di avere i titoli per fare qualche considerazione. Negli anni scorsi qualche proporzionalista ha rialzato la testa, forse anche in considerazione dei ‘danni’ provocati da questo maggioritario. Abbiamo seguito con attenzione chi a destra (pochi) e a sinistra (diversi, soprattutto prima delle elezioni politiche del 2001, e anche subito dopo), iniziava a parlarne, a schierarsi a favore. E adesso che il dibattito è ripreso, che siamo di fronte a una proposta concreta? Esplodono feroci polemiche con affermazioni assurde, si grida all’ “attentato alla democrazia”, addirittura al “golpe”! Meravigliano molto queste polemiche: alcune sono strumentali da parte di forze estremiste, con minima rappresentanza, che esercitano un fortissimo condizionamento nei confronti dei candidati Premier (come peraltro dimostrano anche le vicende sui matrimoni gay), altre volte si tratta di polemiche assurdamente incomprensibili (anche da parte di ex proporzionalisti). Siamo convinti che piuttosto che parlare di ‘Partiti unici’, sarebbe opportuno puntare a un sistema che tenga conto delle peculiarità del nostro Paese, un sistema che realizzi una vasta partecipazione democratica e garantisca stabilità e governabilità. C’è da augurarsi che l’obiettivo di ricomporre la reale rappresentanza politica delle forze parlamentari, dando nel contempo maggiore stabilità alle istituzioni, sia un obiettivo rispetto al quale vengano messi da parte veti ideologici e venga pure messa da parte l’arroganza di chi si sente già padrone dell’Italia diversi mesi prima delle elezioni. Auspichiamo che le forze veramente riformiste di entrambi i Poli sappiano svolgere, con i fatti e con responsabilità, un sereno dibattito che porti a un buon risultato per tutto il Paese. E, soprattutto, un po’ di coerenza.

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