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  La pasticciata riforma del Terzo Settore

Data di pubblicazione: Mercoledì, 8 Marzo 2017

TRAGUARDI SOCIALI / n.83 Marzo / Aprile 2017 :: La pasticciata riforma del Terzo Settore

“Camminare con la testa invece che con i piedi”

A osservare il comportamento del governo nell’iter che ha scelto per la riforma del Terzo Settore, viene in mente la critica del buon vecchio Carlo Marx nei confronti di Hegel. Marx accusava Hegel di camminare con la testa invece che con i piedi. Cosa voleva dire? Voleva dire che Hegel aveva completamente capovolto il modo di procedere nel ragionamento.
Ed anche il governo, o meglio entrambi gli ultimi due governi, nella complessa procedura scelta per la riforma del Terzo Settore, hanno capovolto l’ordine logico dei fattori. Invece di definire il quadro generale e poi passare a regolare gli aspetti particolari, si sono affrettati ad emanare decreti relativi all’impresa sociale, ai Centri di servizio dei volontari, alle cosiddette “reti”, senza aver prima provveduto all’emanazione del maxidecreto, il tanto atteso “Codice del Terzo Settore”. Si procede cosi a tentoni senza avere la visione globale della materia. Arrivando all’assurdo di dover dare definizioni provvisorie di soggetti di Terzo Settore non avendo voluto prima “delimitare il campo” del Terzo Settore con il maxi-decreto.
E’ evidente l’illogicità di un percorso simile. La logica era che si provvedesse in primis alla definizione stessa di Terzo Settore, al suo inquadramento civilistico ed anche al regime fiscale, prima di mettere mano all’inquadramento di aspetti particolari.
La questione ancora più grave è che anche la “filosofia” generale della riforma è stata capovolta rispetto alle enunciazioni pubbliche. Nelle linee guida emanate dal governo erano enunciati tre obiettivi principali.
La “costruzione di un nuovo Welfare partecipativo. Valorizzare lo straordinario potenziale di crescita e occupazione insito nell’economia sociale e nelle attività svolte dal Terzo Settore. Premiare in modo sistematico con adeguati incentivi e strumenti di sostegno tutti i comportamenti donativi o comunque prosociali dei cittadini e delle imprese, finalizzati a generare coesione e responsabilità sociale”.
Ebbene di tutto questo nei decreti delegati non si è visto nulla. Altro che “valorizzare, premiare”, ad oggi si vedono solo ulteriori obblighi burocratici e controlli sempre più vincolanti. L’unica “premiazione”, con una dotazione di un milione di euro, è stata quella della Fondazione Italia Sociale, affidata “all’amico” Manes. A volte ci si domanda se questo modo di ragionare marxianamente “con i piedi” non sia voluto. All’inizio si poteva pensare che con il passaggio dal governo Renzi al governo Gentiloni sarebbe cambiato qualcosa, riportando le cose sul giusto binario.
Al di là delle belle parole di circostanza di Renzi era nettamente visibile la sua ostilità nei confronti dei corpi intermedi. Con l’arrivo di Gentiloni in realtà nulla è cambiato. Sono rimasti entrambi i diretti responsabili della riforma, il ministro Poletti ed il sottosegretario Bobba. E se nulla è cambiato evidentemente la “filosofia” generale della riforma è la “filosofia” dei due membri del governo. E passi per Poletti che non ha certo brillato per iniziativa, soprattutto in questa riforma. Ma cosa dire di Bobba, che appare sempre più il vero regista di questa riforma? Bobba dovrebbe ricordarsi di provenire dal mondo del Terzo Settore. Addirittura è stato il primo portavoce del Forum del Terzo Settore, oggi invece interpreta il suo ruolo di membro del governo come vera controparte “antagonista” del Terzo Settore, andando in questo modo a braccetto con Hegel.

Giancarlo Moretti

Rinnovo ai vertici del Terzo Settore


Il Forum del Terzo Settore ha rinnovato i propri organi nell’Assemblea nazionale, riunita a Roma il 16 febbraio. La fiorentina Claudia Fiaschi,
da sempre attiva nel settore della cooperazione sociale, è la nuova portavoce del Forum: tra i vari incarichi ricoperti è anche vicepresidente
di Confcooperative, presidente di Confcooperative Toscana e vicepresidente del Consorzio Pan – Servizi per l’Infanzia.
Tra le novità c’è anche la new entry, nel nuovo Coordinamento Nazionale, dell’amico Giancarlo Moretti, in rappresentanza del MCL.
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