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  La Feder.Agri in difesa di valori essenziali

Data di pubblicazione: Domenica, 1 Marzo 2015

TRAGUARDI SOCIALI / n.70 Febbraio / Marzo 2015 :: La Feder.Agri in difesa di valori essenziali

Agricoltura: non solo economia, ma cibo per il Pianeta


L’applicazione delle regole dell’industria alla dimensione rurale è stato un motivo di distruzione, non soltanto dell’ambiente ma anche della sostenibilità sociale e della sostenibilità agricola di tutto il pianeta.
Laddove c’è agricoltura industrializzata senza barriere, soprattutto nei cosiddetti Paesi in via di sviluppo, continua ad esserci povertà.
Gli uomini che lavorano questo tipo di terra sono destinati a dileguarsi, a trovare soluzioni occupazionali nelle aree metropolitane o, addirittura, trovare altre soluzioni di vita lavorativa. Infatti, mentre ai tempi dell’agricoltura della lavorazione tradizionale in un ettaro di terreno trovavano occupazione dieci persone, oggi in un ettaro di terreno ne trova occupazione una sola.
L’agricoltura è una componente essenziale dell’economia e della società italiana ed europea. Un arretramento produttivo dell’attività agricola comporta un calo del Pil e dell’occupazione in tutte le filiere che si interfacciano con il settore agroalimentare. Ed è per queste ragioni che la Feder.Agri si è data alcuni obbiettivi primari nel cercare di salvaguardare la natura e il territorio, proprio attraverso politiche sostenibili per un’agricoltura di valori che riprenda il percorso dalle zone rurali, oggi fortemente abbandonate dai giovani. La terra dataci in custodia dal Creato, noi come cristiani, abbiamo il dovere di custodirla e farla generare senza stravolgerla.
L’agricoltura è la cinghia di distribuzione del motore economico della maggior parte delle aree rurali, la base su cui si fonda il settore agroalimentare europeo.
E bene ha fatto il ministro Martina, peraltro già ospite molto gradito tra di noi nella 64^ Giornata Nazionale del Ringraziamento svoltasi a Milano, nel commentare positivamente i dati pubblicati dal Censis, da dove risulta come l’agricoltura, ad oggi, sia l’unico comparto produttivo del Paese a registrare incrementi di crescita in termini di valore aggiunto che contribuisce a frenare l’ulteriore calo del Pil nazionale. Possiamo dire che è un fatto positivo che la politica nazionale e il governo, finalmente, si siano resi conto che l’agricoltura rappresenta un piano strategico del Paese per uno sviluppo occupazionale.
Basterebbe saper comparare i dati per comprendere come il settore agricolo sia in grado di creare opportunità non solo occupazionali ma anche, e soprattutto, di risorsa alimentare per un pianeta ormai povero nel fabbisogno del cibo.
E’ sufficiente ricordare che l’aumento della popolazione mondiale, i cambiamenti climatici ed i processi di accelerazione delle desertificazioni di intere regioni del pianeta, la sempre e costante scarsità di acqua potabile e il consumo di suolo, non fanno che rendere sempre più urgente la necessità di preoccuparci della produzione agricola e del cibo per il pianeta.
Per tali ragioni riteniamo che, per poter andare avanti con una politica agricola, diventa necessario creare un nuovo modello di sviluppo, magari iniziando a privilegiare proprio l’agricoltura rurale dei territori. Trovando anche il coraggio di dire ‘basta’ al finanziamento con le risorse economiche della Pac, che finiscono con l’alimentare gli usurai della terra e i produttori di mezzi meccanici e di agenti chimici.
I soldi della Pac vadano a chi fa agricoltura biologica e agricoltura tradizionale, a chi si cimenta nella riconversione in tal senso, ricreando fertilità dei suoli e difendendo il territorio. I soldi della Pac debbono andare a chi salvaguarda saperi tradizionali, a chi garantisce la manutenzione dei territori, a chi contribuisce a risparmiare acqua, ai giovani dei quali il settore agricolo ha urgente bisogno.
Smettiamo di dare soldi a chi coltiva per fare biogas, a chi abusa della chimica che uccide le api, sterilizza il suolo ed avvelena le acque.
C’è bisogno che, con questi denari pubblici, si finanzi la produzione agricola per un cibo buono, pulito e giusto per tutto il Pianeta.

Leonardo De Marco
Componente Giunta Nazionale Feder.Agri
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