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  Giovani protagonisti nell’agricoltura

Data di pubblicazione: Martedì, 19 Novembre 2013

TRAGUARDI SOCIALI / n.62 Dicembre 2013 :: Giovani protagonisti nell’agricoltura

A Pordenone la 63° Giornata del Ringraziamento in agricoltura.

Giovani protagonisti nell’Agricoltura è stato il tema voluto dalla Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace per la 63° Giornata Nazionale del Ringraziamento tenutasi a Pordenone il 9 e 10 novembre. Il messaggio dei Vescovi è stato improntato in primo luogo sull’icona di Martino, giovane ufficiale romano che, di fronte a un giovane infreddolito, taglia il suo mantello in due e lo condivide, donando un raggio di sole e di calore che resterà sempre impresso nella memoria di tutti noi. Vorrei riallacciarmi all’immagine di San Martino evocata dai Vescovi, perché difficilmente poteva trovarsi riferimento più appropriato alla Giornata del Ringraziamento per tanti motivi. Innanzitutto per la vicinanza della ricorrenza nel calendario, l’11 novembre, data ricordata col nome del Santo e che, nella tradizione contadina, è associata alla maturazione del vino nuovo (“A San Martino ogni botte diventa vino”), ma soprattutto per il significato del dono. Credo che nella carenza di questi elementi – il dono disinteressato, la solidarietà, la condivisione delle necessità, il senso della comunione dei bisogni – si trovi la crisi etica che impera nell’economia mondiale e, forse, anche nella società globale, regolata dal dominante principio dell’homo homini lupus.
Crisi che, di certo, non risparmia il mondo rurale.
Il mondo agricolo italiano, per poter essere più competitivo, deve sì puntare maggiormente a incentivare l’ingresso dei giovani, investire in ricerca e in innovazioni, introdurre nel settore novità tecnologiche e innovazioni di prodotto, di processo e di tipo gestionale che siano sostenibili in termini economici, sociali e ambientali, ma deve anche essere sostenuto da un “sistema Paese” che coinvolga istituzioni, banche e assicurazioni in un contesto di condivisa responsabilità.
Il dibattito internazionale e nazionale ha posto l’attenzione su una nuova visione dell’agricoltura e del ruolo che assume nel contesto socio-economico nei diversi territori rurali: il mondo agricolo non è più rivolto ai singoli settori ma sta assumendo un volto nuovo, differenziato e multifunzionale. L’agricoltura non è più solo un “affare di famiglia”.
Oggi i giovani italiani - anche quelli più istruiti - stanno rivalutando l’opzione agricoltura. Anche i numeri delle scuole lo dimostrano: nell’anno scolastico 2012/2013 c’è stato un boom del 29% in più di iscrizioni agli istituti professionali agricoli e del 13% a quelli tecnici di agraria. E sono quasi 59mila le imprese agricole condotte da giovani “under 30” iscritte alle Camere di Commercio: oltre il 7% del totale. Così delle 158 mila aziende “under 40” presenti in Italia, il 39% è guidato da “new entry” del settore, che hanno deciso di scommettere sull’agricoltura, pur non essendo “figli d’arte”.
Natura, green, ambiente, local, slow: sono una rete di “tag” entrati ormai nel pensiero comune che ha rinnovato l’interesse delle giovani generazioni per il lavoro nei campi, nella forma dell’impresa avviata e gestita in prima persona.
Per i giovani che investono il loro futuro in agricoltura le parole d’ordine sono multifunzionalità e diversificazione; le opportunità sono diverse e tutte legate in qualche modo alle forme più innovative dello sviluppo: oggi agricoltura vuol dire anche agriturismi, fattorie didattiche e agri-asili, progetti educativi in fattoria, promozione e vendita telematica dei prodotti.
In questa direzione si muove la nuova PAC 2014-2020 che darà una spinta fondamentale.
L’accordo politico raggiunto su tutti e quattro i dossier della nuova PAC 2014-2020 comprende diverse misure mirate a favorire i giovani agricoltori.
Ci troviamo di fronte ad una vera e propria rivoluzione culturale, in cui la vita in campagna non è più un sinonimo di arretratezza, ma una vera opportunità per dare una svolta alla propria vita, anche per chi aveva intrapreso o sognato una carriera diversa.

Alfonso Luzzi
Segretario Generale della Federagri-MCL
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