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  Taccuino

Data di pubblicazione: Venerdì, 13 Aprile 2012

TRAGUARDI SOCIALI / n.52 Marzo / Aprile 2012 :: Taccuino

Taccuino

CROAZIA: Sì ALL’EUROPA
I croati, il 22 gennaio, hanno detto chiaramente sì all’adesione all’Unione europea. Il 66% si è pronunciato a favore, rispetto al 33% di contrari.
A partire dal 1° luglio 2013 la Croazia, secondo Paese ex jugoslavo dopo la Slovenia, diverrà così il ventottesimo Stato membro dell’Ue.
Ma non sono tutte rose: a testimoniare la mancanza di ottimismo e una certa rassegnazione della popolazione, vi è il tasso di partecipazione di appena il 44% sui 4,4 milioni degli aventi diritto, il più basso mai registrato in una qualsiasi tornata elettorale tenutasi in Croazia.
L’esito del referendum, definito “cruciale” dalle autorità di questa giovane Repubblica, nata vent’anni fa dopo l’indipendenza dalla ex-Jugoslavia, non era considerato così scontato e se il “sì” era dato comunque come favorito, i risultati confermano, tuttavia, una certa freddezza di molti croati verso il vecchio Continente.
In ogni caso, incassato il “sì” dei croati, il trattato d’adesione firmato dalla Croazia lo scorso dicembre dovrà ora essere ratificato da ognuno dei 27 Stati membri dell’UE per consentire l’effettiva integrazione del Paese, prevista per il 1° luglio 2013.
Soddisfatto il commento della politica croata: “La Croazia ha detto il suo grande sì all’Unione europea dalla quale si attende molto, e sono convinto che i croati sapranno cogliere questa occasione”, ha dichiarato il presidente della Repubblica, Ivo Josipovic dopo l’annuncio dei risultati, mentre insieme a tutti i ministri, i deputati e altre cinquecento personalità della vita pubblica croata ha preso parte nel palazzo del Parlamento a una celebrazione ufficiale. Un “sì” importante, per la prima campagna referendaria svolta all’ombra della crisi dell’eurozona. Forse per questo i croati, negli ultimi mesi, hanno visto affiorare dubbi sull’opportunità di unirsi a una comunità in grande difficoltà politica ed economica.

è SCOMPARSO SALVATORE IACOBELLI UNO DEI FONDATORI DEL MCL
è una grande perdita la scomparsa del professore e avvocato Salvatore Iacobelli. Un uomo che nel corso della sua vita è stato protagonista sia nell’attività professionale che in quella politico-sociale. Ricordiamo la sua passione civile, la sua sensibilità, il suo impegno per il mondo del lavoro.
è stato tra i fondatori del Movimento Cristiano Lavoratori ricoprendo, tra l’altro, insieme a Gerardo Bianchi, la carica di primo co-presidente nazionale del Patronato SIAS (Servizio Italiano di Assistenza Sociale).
Dopo la laurea in giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Napoli, inizia la sua attività di avvocato a Benevento, volgendo sempre la sua attenzione ai problemi della società civile.
Approfondisce i temi legati alla previdenza sociale e i suoi studi vengono raccolti in numerose pubblicazioni sulle riviste specializzate; diviene docente di Diritto del Lavoro e Diritto della Previdenza Sociale presso la stessa facoltà dell’Università di Napoli frequentata da studente anni prima.
Nella sua vita sempre ricca di impegni sociali ricopre anche cariche di rilievo nell’amministrazione della sua città.
Sentito e affettuoso il ricordo e il rammarico del Presidente del MCL Carlo Costalli e dell’intera presidenza del Movimento.
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