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Traguardi Sociali

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  Emmaus

Data di pubblicazione: Venerdì, 20 Gennaio 2012

TRAGUARDI SOCIALI / n.51 Gennaio / Febbraio 2012 :: Emmaus

Mons. Francesco Rosso

Si è concluso il tempo di Natale e, con il “Battesimo di Gesù”, la liturgia ha iniziato il tempo ordinario.
Il cammino di Avvento che insieme abbiamo fatto, in preparazione della nascita del “Figlio di Dio”, ha sicuramente smosso gli intralci che, a volte, ostacolano il nostro rapporto con il Signore, e ha ravvivato la nostra fede nel “Verbo che si è fatto carne” ed è venuto ad abitare in mezzo a noi. In questo periodo, con l’Assemblea dei Giovani, è cominciato l’anno di commemorazione del quarantennale del nostro Movimento, e la preparazione al viaggio in Terra Santa, culla e centro del nostro essere seguaci di Cristo, e oggetto di attenzione verso le giovani famiglie di quella Terra, con il dono di alcune abitazioni alla Chiesa di Gerusalemme. Tutto questo è il segno tangibile della dimostrazione della carità fatta di opere, verso le povertà dei fratelli. Ma c’è una cosa importante, che spero non ci sia sfuggita: l’indizione dell’anno della fede, da parte di Benedetto XVI. Mi pare questo un segno tangibile del dono dello Spirito che ci richiama a ripensarci come cristiani e ci chiede di alimentare “la nostra fede” con un rapporto personale con il Signore, per dare senso alle cose che compiamo.
Questo “anno della fede” ci coglie in un momento particolare di difficoltà, in ordine alla vita morale e sociale anche delle comunità nelle quali viviamo.
Siamo spesso preoccupati e meravigliati del degrado etico che “impregna” la nostra vita, anche personale. Quello che preoccupa è il non “poterci far niente”; questo significa vivere da “rassegnati” e chiusi nel “proprio mondo”, senza curarci di ciò che avviene intorno. No! Non può essere così! Noi credenti abbiamo qualcosa da dire, soprattutto noi del MCL abbiamo progetti e formazione tali da offrire opportunità diverse all’andazzo generale. Abbiamo luoghi, i nostri circoli, dove non possiamo lasciarci alla mercé ludica, ma insieme sarà opportuno offrire delle “nicchie” di impegno e riflessione, per contribuire in questo mondo ad essere migliori. Questo nuovo anno ci trovi impegnati, sapendo di non essere soli, e sicuramente quel “viandante” che ha accompagnato i due discepoli, anche loro sfiduciati, sarà sempre al nostro fianco per aiutarci nella riflessione, e per nutrire la nostra fede che sarà testimonianza nel nostro mondo.

Don Checco
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